La banda dei bancomat, tre colpi in una notte
I carabinieri pensano che i colpi tra Campi, Stabbia e Lucca siano collegati

Pensano che sia una banda ben organizzata i carabinieri, quella che ha preso di mira i bancomat negli ultimi giorni. Tre i colpi tra Firenze e Lucca. In comune hanno la tecnica della marmotta. Un attacco che si è snodato da Cerreto Guidi a Campi Bisenzio fino a Lucca. Poche ore per mettere a segno gli attacchi.
Continuano le indagini dei carabinieri che in queste ore sono impegnati a ricostruire i fatti avvenuti la mattina tra venerdì 3 e sabato 4 marzo. A questi però ci sarebbe un quarto collegamento che è quello nel comune di Salsomaggiore, in provincia di Parma
In aiuto agli uomini dell'Arma la videosorveglianza
Saranno sicuramente i fotogrammi delle telecamere a gettare luce su una vicenda che sembra non essere un caso isolato. Tre attacchi, uno dietro l'altro. Primo a Stabbia, frazione di Cerreto Guidi. Qui quattro malviventi, con il volto travisato hanno fatto saltare per aria il punto di prelievo delle Poste. Sono le 2.30. Ben due ore dopo, alle 4.30, a saltare per aria è il bancomat della Bpm in via Barberinese a Campi Bisenzio.
Da Stabbia a Campi ci vogliono circa 50 minuti
Le similitudini tra i due casi sono molto simili. Forse le stesse persone hanno colpito due volte nel giro di poco tempo? Gli uomini dell'Arma stanno valutando tutto. Qualsiasi pista. Come detto ai colpi nel fiorentino, si aggiunge quello nel lucchese.
Dopo le 3 del mattino a saltare per aria è di nuovo un punto prelievo delle Poste, nella frazione di Maggiano. Un boato nella notte, tanto che i residenti hanno creduto che si trattasse di un terremoto. Ben 80mila euro il bottino.
Poi resta l'incognita dell'attacco a Salsomaggiore. Qui, fortunatamente, fallito anche se restano i danni all'ufficio postale.
In comune hanno la tecnica della marmotta
Tutti i punti prelievo sono fatti saltare con la cosiddetta tecnica della marmotta. Un ordigno artigianale che viene spesso usato proprio in questi casi. Si tratta di due lastre di ferro all’interno di cui viene inserita una sorta di spinotto che dando una scarica elettrica fa esplodere le due lastre.