Truffe telefoniche: più di 100 le vittime di un giovane promoter
Attivava più di un contratto con il nome di un cliente.

Potrebbero essere più di 100 le persone raggirate da un promoter che nel 2013 lavorava all’interno di un centro commerciale di Prato.
Truffe telefoniche
E’ quanto emerge dal processo, a carico di L.M, incaricato di gestire un corner per l’attivazione e la gestione di utenze telefoniche all’interno del centro. Lunedì scorso si è tenuta l’udienza presso il tribunale di Prato dove è stata ascoltata la testimonianza del maresciallo della compagnia di Prato che si era occupato del caso e dell’unica vittima che si è costituita parte civile, residente a Sesto Fiorentino.
La testimonianza
L’uomo nel periodo che ha lavoro come promoter per alcune aziende telefoniche era riuscito a stipulare contratti falsi con i dati che riusciva a riprendere dalle carte di credito e anche dai codici fiscali. In pratica chi aveva attivato un contratto poteva trovarsi attivate altre utenze a nome proprio. E’ quanto è successo a una cliente di Sesto Fiorentino che si è costituita parte civile. La donna, durante l’udienza, ha detto di avere acquistato un cellulare e di aver attivato l’utenza telefonica con una compagnia. Dopo qualche giorno la donna ha ricevuto delle telefonate dalla sede di Roma compagnia telefonica per chiederle quante utenze avesse e che risultavano delle telefonate sospette in Pakistan dalle utenze intestate a lei. L’invito era quello di disconoscere le altre utenze. La donna, dopo le telefonate, è tornata al centro commerciale per parlare con il promoter e spigandogli che la linea telefonica l’aveva avvisata di addebitargli le utenze. Il promoter le aveva risposto che c’era stato un errore nel trasporre i dati del codice fiscale e che era nato tutto da lì.
La denuncia e il guadagno del giovane promoter
La donna ovviamente è andata avanti e ha sporto denuncia. Pare che l’uomo attivasse i contratti con la scheda sim e si appropriava indebitamente del telefono dato in comodato d’uso. Il guadagno proveniva dalla commissione che riusciva ad attivare. Una truffa bella e buona nella quale sono rimaste coinvolte molte persone che avevano acquistato il cellulare dal promoter.
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