Dazi, salasso per le attività produttive toscane. Un'indagine di Coldiretti rivela quali sono le province più colpite
Grosseto è tra le province toscane che va più a rimessa

Dazi Usa sui prodotti agricoli: quali province toscane rischiano di più? La guerra commerciale dichiarata da Trump all’Europa è un incubo per il Made in Tuscany a tavola che oltre oceano genera un terzo dell’interno valore di esportazioni nel mondo: poco più di uno dei quasi 4 miliardi di euro raggiunti nel 2024, record assoluto.
Una eventuale imposta sulle merci agricole importate colpirebbe a random tutte le provincie, e nello specifico alcuni prodotti di eccellenza come vino e olio che da soli valgono il 90%, invertendo un trend molto positivo per i nostri prodotti in America: + 128% in dieci anni. A dirlo è Coldiretti Toscana che ha elaborato, partendo dai dati dell’Istat, una classifica delle province per valore e quota di esportazioni negli Stati Uniti.
"Con i dazi una parte dei consumatori americani dovranno rinunciare alla dieta mediterranea e ad uno stile di vita alimentare più sano rispetto a quello che notoriamente conducono tra fast-food e cibi ultra-trasformati, principale causa di tante malattie e dell’obesità. Trump non rischia di colpire solo le imprese straniere ma i suoi stessi cittadini favorendo il mercato parallelo dell’italian souding, ovvero l’uso di nomi, immagini e riferimenti che evocano l’Italia su prodotti esteri che in realtà non sono Made in Italy.
La salute non è sicuramente al primo posto nell’agenda del presidente Trump. – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – Detto questo l’impatto dei dazi avrà conseguenze per il nostro Made in Tuscany considerando che le esportazioni verso quel mercato valgono 1 miliardo di euro. Lasciamo lavorare la diplomazia: in questo momento abbiamo bisogno di un’Europa forte e coesa per scongiurare una guerra commerciale le cui conseguenze sono imprevedibili sia per noi che per loro".
Gli Stati Uniti sono diventati nel tempo un mercato sempre più importante per le imprese agricole e dell’agroindustria toscane.
L’ultima decade lo dimostra nettamente.
Ecco quali sono le province che rischiano di più
Lo è soprattutto per una realtà a forte vocazione agricola come la maremma: Grosseto è tra le province toscane quella che rischia di più con i dazi, 236 milioni di euro, pari al 70% del valore di tutte le esportazioni del 2024.
Il rapporto tra totale esportazioni e quota di export destinata agli Stati Uniti fa salire sul podio Lucca con il 37% (167 milioni) e Massa Carrara con il 36% (2,1 milioni), superando Siena, il cui rapporto di incidenza è intorno al 34% (282 milioni di euro).
Poco sotto troviamo un’altra economia agricola marginale sul fronte internazionale come Prato (10 milioni) con una quota di export del 30%. Con un'incidenza del 27%, Firenze, pur registrando il valore assoluto più alto tra tutte le province toscane (285 milioni di euro), scivola oltre metà classifica. Seguono poi Pisa (32 milioni) con il 19%, Livorno (40 milioni) con il 15%, Arezzo (22 milioni) con 8%.
Chiude la classifica elaborata da Coldiretti, Pistoia (8,7 milioni) con 1,5%.
La classifica, secondo Istat
1. Grosseto - 236 milioni di euro (70%)
2. Lucca - 167 milioni di euro (37%)
3. Massa Carrara - 2,1 milioni di euro (36%)
4. Siena - 282 milioni di euro (34%)
5. Prato - 10 milioni di euro (30%)
6. Firenze - 285 milioni di euro (27%)
7. Pisa - 32 milioni di euro (19%)
8. Livorno - 40 milioni di euro (15%)
9. Arezzo - 22 milioni di euro (8%)
10. Pistoia - 8,7 milioni di euro (1,5%)