Mugello senza medici di famiglia. I sindaci chiedono soluzioni
Primi impegni da parte della Regione, ma i primi cittadini ci vanno cauti: "Aspettiamo che gli impegni verbali diventino concreti"
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Lo hanno detto a chiare lettere i sindaci del Mugello: "chiediamo rispetto per le nostre comunità". E le comunità sono quelle di Marradi e Palazzuolo sul Senio, circa 4mila abitanti, che di fatto sono medico di famiglia. O meglio, un medico c'è, ma per farsi visitare bisogna percorrere almeno 30 chilometri se tutto va bene. I territori sono quelli dell'Alto Mugello, luoghi divisi tra la Toscana e l'Emilia Romagna e soprattutto borghi abitati da persone anziane.
L'intervento dell'Asl
Una soluzione l'Asl lo aveva trovato con con una deliberazione che creava un unico ambito all'interno del quale i cittadini di Marradi e Palazzuolo potevano scegliere il proprio nuovo medico di base fra quelli liberi di Borgo San Lorenzo, Vicchio e Dicomano, distanti fra i 30 e i 50 km di strade di montagna dai due paesi dell'Alto Mugello.
Per attutire il disagio l'Asl ha richiesto ai medici della Continuità assistenziale già in servizio la disponibilità per 20/h settimanali aggiuntive. E' evidente però che non basta. Da qui la richiesta dei sindaci di farsi portavoce dei loro cittadini e rivolgersi direttamente alla Regione Toscana.
Per adesso sono riusciti a portare a casa un primo impegno: promuovere un tavolo con i medici del territorio, trovare strumenti di incentivazione economica per loro e riaprire il confronto con l’Emilia Romagna.
"Da parte dell’assessore Bezzini – dicono Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, e Leonardo Romagnoli, sindaco di Borgo San Lorenzo e presidente della Società della Salute mugellana – abbiamo registrato la disponibilità a lavorare per risolvere quello che è a tutti gli effetti un pesante disservizio per i cittadini mugellani.
Ora aspettiamo con fiducia che gli impegni verbali diventino atti concreti, sottolineando con trasparenza e franchezza una cosa: la tempistica di questi provvedimenti non è una variabile secondaria, perché i problemi e le insicurezze generate dalla mancanza di medici di famiglia li viviamo ogni giorno.
Insieme ai sindaci mugellani – continuano Triberti e Romagnoli – continueremo a seguire giorno dopo giorno la situazione e valuteremo i passi della Regione, a partire dal necessario confronto con i medici del territorio che siamo stati i primi a chiedere. Per quanto riguarda gli incentivi economici ai medici, è necessario capire di quale forme e quali importi si parla.
Il servizio di Guardia Medica rafforzato come messo attualmente a disposizione a Marradi e Palazzuolo sul Senio che è una prima soluzione tampone - concludono Triberti e Romagnoli - è evidente che non può bastare per far fronte alle esigenze del territorio. Per questo aspettiamo provvedimenti strutturati al più presto".
Ma quella dell'Alto Mugello è una situazione che accumuna molti territori, soprattutto quelli più periferici. Ma qualcosa inizia a muoversi. A Lucolena, per esempio, frazione di Greve in Chianti, nelle scorse settimane è stato riattivato il servizio del medico di famiglia. Una barlume di speranza per luoghi che stanno diventato sempre più spopolati.