Mostro di Firenze, i legali del nipote di Mario Vanni chiedono la revisione del processo
Il "compagno di merende" era stato condannato all'ergastolo. L'istanza depositata in Corte d'appello a Genova
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Nuovo capitolo legato alla storia del mostro di Firenze, il serial killer che uccise 16 persone in Toscana tra il 1968 e il 1985.
La richiesta di revisione
Alla corte d'appello di Genova è stata depositata la richiesta di revisione del processo che ha portato alla condanna all'ergastolo per Mario Vanni, "compagno di merende" di Pietro Pacciani. Lo hanno reso noto i legali del nipote del postino di San Casciano, morto nel 2009 a 81 anni.
I dubbi sull'omicidio agli Scopeti
All'istanza hanno collaborato i consulenti Francesco Cappelletti, il professor Stefano Vanini e la dottoressa Fabiola Giusti, che prende forma sulla base di testimonianze inedite e dello studio scientifico entomologico che dimostrerebbe che l'omicidio degli Scopeti, nelle campagne di Firenze, è in realtà avvenuto due giorni prima.
Si tratta dell'ultimo duplice omicidio, quello datato l'8 settembre 1985, nel quale furono assassinati Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot. La coppia francese venne uccisa in località Scopeti, in campagna, accampati in una tenda vicino al loro golf. Gli studi condotti sui corpi delle due vittime, sulla tenda e l'ambiente circostante, apportano novità rilevanti.
Le condanne definitive risalgono al 2000
Insieme a Giancarlo Lotti, Vanni fu condannato al processo bis per gli ultimi quattro duplici delitti: Montespertoli 1982, Giogoli 1983, Vicchio 1984, Scopeti 1985. In appello nel 1999 Vanni, per il quale il pg aveva comunque chiesto l'assoluzione mentre Lotti 26 anni di carcere. Le condanne sono state rese definitive nel 2000 dalla Cassazione.