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Disposta l'autopsia
Gianluca Volpe, 28 anni, morto a Tenerife: dubbi sul decesso
Gli inquirenti tendono ad escludere la morte violenta
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Di sicuro c'è solo che è morto, a Tenerife, uno dei paradisi delle isole Canarie, arcipelago spagnolo affacciato sull'Atlantico. Tutto il resto è fatto di ipotesi, di suggestioni, di commenti sulla tragica fine di Gianluca Volpe, 28 anni appena, originario di Napoli ma che da anni viveva a Tegoleto, una delle frazioni del comune di Civitella, periferia industriale di Arezzo.
Il decesso risale a circa una settimana fa, ma la notizia è arrivata ai genitori dopo qualche giorno, portata dai carabinieri che a loro volta erano stati messi in moto dal consolato italiano, ed è trapelata soltanto giovedì 13 febbraio, destando fra i compaesani sgomento e sorpresa.
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Sì, perché quando Gianluca era partito alla volta di Tenerife, dove pare volesse trattenersi per un lungo periodo, lui era un ragazzo pieno di vita e di salute e niente lasciava presagire quello che poi è successo.
Una morte che si sta trasformando in un vero e proprio giallo, perché la polizia spagnola non ci vede chiaro e ha disposto l'autopsia, di cui ancora non si conoscono gli esiti. Gli inquirenti tuttavia tendono ad escludere la morte violenta. Restano in piedi allora tutti gli altri scenari, dal malore improvviso a scenari molto più inquietanti.
Chi era Gianluca Volpe
Gianluca, come si capisce dal suo profilo Facebook, era orgoglioso delle sue origini napoletane anche se da tanti anni si era trasferito a Tegoleto, al seguito del padre, operaio che lavora ora in una residenza per anziani.
Qui aveva trascorso gran parte di infanzia, adolescenza e gioventù, qui aveva frequentato le scuole, anche le superiori. Sempre dai social, grazie alle foto da lui postate, si intuisce che amasse molto viaggiare e che nonostante la giovane età avesse già una vasta esperienza di turista. Lavori ne aveva cambiati diversi, per quanto dicono in paese anche nel settore della sanità. Poi la decisione di spostarsi a Tenerife.
La compagna del padre è un'assistente sociale molto nota a Tegoleto, che è stato per anni la sede di una delle grandi industrie italiane di cucine componibili, la Del Tongo ormai scomparsa. Solo gli esami medico-legali potranno dire se quella di Gianluca è stata solo una morte naturale, da archiviare come tragedia familiare, o se c'è qualcosa di peggio. Ci vorrà tempo e non è detto che sia facile.
Intanto in paese, dove in tanti conoscevano il giovane, resta solo il dolore degli amici.