Lunedì 17 marzo l'autopsia

Anziani morti nelle Rsa, spuntano i primi due indagati

Sono la responsabile della Rsa di Monsavano e il rappresentante legale della "Sereni Orizzonti"

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Per le morti delle Rsa di Firenze ci sono i primi due indagati. In particolare, la Procura contesta al legale rappresentante della Sereni Orizzonti, la società che gestisce le Rsa finite nel mirino della magistratura, e alla responsabile della struttura di Monsavano di Pelago, dove insiste il centro cottura che ha sfornato i pasti incriminati (e in particolare quello del 9 febbraio scorso) i reati di omicidio colposo, lesioni colpose e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari.

Ci furono le dovute cautele nella preparazione dei pasti?

Dai risultati sui campioni di cibo prelevati dai frigoriferi e dalla cucina che è stata usata per dare il cibo agli anziani di 4 Rsa, non era emersa contaminazione. Gli esami di laboratorio non evidenziarono alcuna anomalia sul passato di carote, mix di verdure, coniglio e patate e pizza che erano stati consumati.

Ma la preparazione dei pasti, secondo gli inquirenti, non sarebbe avvenuta con le dovute cautele per scongiurare il rischio di agenti patogeni che avrebbero procurato prima il malore e poi il decesso di Daria Tanzini (ospite dell’Rsa di Villa Desiderio), Giovan Pietro Samuelli (ospite all’Rsa Villa Desiderio di Settignano) e Carla Ferretti (ospite a Monsavano). Altri anziani ospiti delle strutture sono stati ricoverati in ospedale e poi dimessi.

Fissata l'autopsia per lunedì 17 marzo

Intanto il pm ha nominato consulenti di parte Martina Focardi e Beatrice De Fraia per l’autopsia che si svolgerà il prossimo 17 febbraio, con la Procura che a sua volta ha nominato due medici legali, un microbiologo e un infetti

vologo. Il dottor Edoardo Franchi sarà invece il consulente tecnico della famiglia di Samuelli.

La ricostruzione della vicenda

Sette anziani finirono all’ospedale, due morirono a Santa Maria Nuova, un terzo a Torregalli, mentre gli altri quattro furono dimessi e rimandati nelle case di riposo.

Due dei deceduti soggiornavano nella Rsa Villa Desiderio a Settignano, il terzo alla Monsavano di Pelago, finita sotto la lente delle indagini perché lì c’è la cucina che prepara i pasti per le quattro strutture, adesso precauzionalmente chiusa.

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