Maati, piantati cinque alberi al parco di Certaldo (Firenze) per ricordarlo
Il Comitato nato in ricordo del 17enne assassinato a Campi a dicembre ha scelto le piante sistemate da familiari e amici

Cinque alberi Maati, il 17 enne certaldese ucciso a coltellate all’alba del 29 dicembre scorso a Campi Bisenzio, dopo una serata passata in discoteca.
Un angolo verde con due panchine blu dove sedersi, parlare, ritrovarsi. L’idea di "Cinque alberi per te" è del comitato "A-Maati -Maati vive", un’iniziativa in memoria del giovane, il cui assassinio, per un presunto scambio di persona, ancora agita l'opinione pubblica.
Quattro aceri e un salice
Sono allora spuntati quattro aceri rossi e un salice al Parco Liberatutti di Certaldo, dove il giovane viveva con la famiglia. Vorrebbero rappresentare un futuro migliore, da costruire con la forza della memoria e il coraggio di lottare contro ogni forma di violenza. Alberi simbolo di tenacia, alberi per ricordare un amico. Cinque come le lettere del suo nome, come i valori di amore, amicizia, rispetto, giustizia ed empatia.
Amici con indosso magliette bianche e in mano mazzi di iris viola, e familiari hanno scavato, innaffiato e sistemato le piante.
Un messaggio di speranza
"Un gesto che sfida il tempo, un messaggio di speranza e di resilienza - per tutti coloro che hanno affrontato una perdita, ma che continuano a coltivare il valore sacro della vita", - hanno detto dal comitato nato per la onorario la memoria di Maati. Farid,, il padre di Maati, insieme agli altri figli Nabil, Fuad, Halima, alla mamma di Maati, Silvia, e ai nonni hanno voluto fortemente questa iniziativa.
"Il salice tende i rami in basso per aiutare colore che hanno bisogno", si legge sulla targhetta sotto agli alberi.
La richiesta di giustizia e il ricordo
"Ogni posto, ogni situazione ci parla di lui. All’inizio c’era il dolore della perdita, ora c’è quello della mancanza. Chiediamo con forza giustizia, ma vogliamo anche far capire ai giovani i valori della vita. Abbiamo scelto il salice perché ci ricorda Maati”, ha dichiarato il padre Farid.
"Un albero per raccontare una storia che ha unito una comunità intera Come una giovane pianta spezzata prematuramente, Maati ha lasciato un’impronta indelebile nelle vite di chi l’ha conosciuto", gli ha fatto eco la madre del giovane.