La sentenza

Aggredì Ezio Clemente nel centro di Firenze: clochard condannata a 4 anni e 8 mesi

Nessuna provvisionale per i parenti della vittima cui sono stati invece assegnati 3.000 euro a titolo di risarcimento

Aggredì Ezio Clemente nel centro di Firenze: clochard condannata a 4 anni e 8 mesi
Pubblicato:
Aggiornato:

La vicenda di Ezio Clemente fece molto parlare a Firenze: era la notte tra il 29 e 30 agosto 2024 quando, al culmine di una lite nella cantina del palazzo in via Maso Finiguerra, nel centro storico della città.

La condanna

Per quella aggressione, la donna è stata condannata in abbreviato, a 4 anni e 8 mesi, con rito abbreviato, una giovane romena di 25 anni senza fissa dimora. La gip Francesca Scarlatti ha ordinato alla donna di versare una provvisionale di tremila euro alla vittima che si era costituita parte civile con l'avvocato Guglielmo Mossuto.

Niente risarcimento per i parenti

Nessun risarcimento, invece per la moglie e i due figli, che, assistiti dall'avvocato Andrea Fusi Martinucci, si erano costituiti parte civile. Il pm Lorenzo Boscagli aveva sollecitato una condanna a 8 anni. Ma la gip ha concesso le circostanze generiche e non ha riconosciuto la recidiva.

Le condizioni della vittima

Ezio quella sera tornò a casa dalla moglie e la figlia ma dopo qualche ora fu colto da malore e fu ricoverato all'ospedale Santa Maria Nuova a Firenze: da allora, pur essendo uscito dal coma, non si è più ripreso completamente.

Le reazioni

"Sono delusa", ha detto al termine dell'udienza Chiara, la figlia di Ezio.

"Rispettiamo la sentenza, ma ci aspettavamo una decisione diversa" le ha fatto eco  l'avvocato Guglielmo Mossuto, difensore del pensionato e della figlia. Ezio è come un bimbo di 2 anni: è invalido al 100% e vive in una Rsa, costretto a pagare una retta di 3.400 euro al mese. Avevamo chiesto una consulenza per accertare le lesioni gravissime perché la gip riqualificasse il reato in modo più severo, richiesta che in sede di abbreviato non è stata accolta. Leggeremo la motivazione e valuteremo se impugnare la sentenza".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali