il sogno neroazzurro

Il Pisa sorride e corre tra le grandi della Serie A. La storia, dal passato glorioso firmato Anconetani, al fallimento fino alla cavalcata con Inzaghi

Decisivo nel percorso è stato Filippo Inzaghi, l'uomo come lo chiamava Ferguson, che fiutava il gol

Pubblicato:

Ci sono certi sogni in cui vale crederci. Succede che a volte si sfiori sola la realizzazione, altre che si realizzino davvero. Succede. Ed è successo al Pisa calcio.

Dopo oltre trent’anni, il Pisa torna nella massima serie. Un traguardo che profuma di storia e di rivincita, per una piazza che ha vissuto tutto: i fasti degli anni ’80, i fallimenti, le ripartenze dai dilettanti. Oggi, gli azzurri è di nuovo tra i grandi.

E l’entusiasmo fumante della giornata di ieri, domenica 4 maggio maggio 2025, si è riversato non solo all’Arena Garibaldi, allestita a festa per quel punto che segnava il traguardo. A Bari, il Pisa ha perso (la partita è finita 1-0) ma non tutte le sconfitte sono amare. Questa è stata tra le belle di sempre.

E quindi si è festeggiato a Pisa fino a tarda notte, aspettando la squadra insieme al mister Filippo Inzaghi, che ha guidato il gruppo. Cori, caroselli. Si festeggia fino a notte fonda.

Contento ed emozionato anche il sindaco Michele Conti:

"Quella di questa stagione è stata una grande vittoria e sono grandissime le emozioni di oggi soprattutto vedendo i tantissimi giovani che hanno scelto di seguire tutti insieme la partita all'Arena, dove abbiamo allestito cinque maxischermi affinché potessimo vivere tutti una grande gioia. L'euforia di questi ragazzi dimostra quanto l'amore per la nostra squadra e la nostra città attraversi le generazioni".

Il Pisa, un passato glorioso, firmato Romeo Anconetani

Negli anni ’80 il Pisa è stato una delle favole del calcio italiano. Con l’inconfondibile presidente Romeo Anconetani al comando, il club toscano raggiunse sei promozioni in Serie A e partecipò anche a una Coppa Mitropa. I colori nerazzurri giravano l’Europa. La squadra vantava giocatori del calibro di Kieft, Dunga e Simeone.

Poi la discesa: fallimenti e anni bui

Negli anni ’90 e 2000 arrivano le difficoltà. Il club fallisce più volte e riparte dai dilettanti. La città però non smette mai di crederci: ogni volta, il Pisa risorge. Torna tra i professionisti nel 2007, vive una nuova promozione in B nel 2016, ma la stabilità è lontana.

La svolta: Corrado, poi Knaster e la visione internazionale

Il nuovo ciclo si apre nel 2017 con la famiglia Corrado, che ricostruisce il club su basi solide. Nel 2021 entra in scena il magnate statunitense Alexander Knaster, che porta investimenti, una dirigenza moderna e un’ambizione chiara: riportare il Pisa in alto. Vengono potenziati scouting, settore giovanile e strutture.

La cavalcata: una promozione attesa 31 anni

Dopo stagioni in crescita e una finale playoff sfiorata nel 2022, il Pisa si gioca tutto nel campionato 2024/2025. Un cammino costante, una squadra solida e un Arena Garibaldi sempre piena spingono i nerazzurri verso il sogno. Il 4 maggio 2025 arriva la certezza: il Pisa è matematicamente promosso in Serie A.

Pippo Inzaghi e la panchina del Pisa

Da Piacenza ai gol in finale di Champions. Dai dilettanti alla Serie A da allenatore. La carriera di Filippo Inzaghi è il racconto di un uomo che ha vissuto il calcio in ogni sua forma: fame, trionfi e cadute.

Inzaghi non segnava: fiutava le reti, come disse Ferguson. Una vera ossessione.

Classe 1973, nato a Piacenza, Inzaghi debutta da professionista nel 1991 proprio con la squadra della sua città. Passa da Leffe e Verona, prima di esplodere con la maglia dell’Atalanta, segnando 24 gol nella stagione 1996-97 e vincendo il titolo di capocannoniere.

Nel 1997 arriva alla Juventus, dove in coppia con Del Piero forma un attacco iconico. Vince uno scudetto e gioca una finale di Champions. Ma è al Milan che vive gli anni più memorabili: dal 2001 al 2012, segna oltre 70 gol, vince 2 Champions League, 2 scudetti e scrive la storia del club. Indimenticabile la doppietta in finale a Atene nel 2007 contro il Liverpool.

Appesi gli scarpini al chiodo, inizia una nuova carriera in panchina. Parte dalle giovanili del Milan, poi allena la prima squadra nel 2014-15 con esiti difficili.

Riparte dalla Serie C con il Venezia, che porta in B. Poi la svolta a Benevento, dove vince il campionato di Serie B nel 2020 dominando la stagione. Seguono le esperienze con Brescia, Reggina e, nel 2023-24, la chiamata in corsa alla Salernitana, in Serie A, che però si chiude con un esonero.

Fino al Pisa. Una panchina dove ci ha creduto sin da subito. Il futuro? Intanto, godiamoci il presente.

di Edlira Mamutaj

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali