A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, il viaggio a Mauthausen per ricordare lo sterminio degli ebrei e quello di rom e sinti, di persone disabili, testimoni di Geova, oltre alle deportazioni e alle persecuzioni per motivi religiosi, politici, razziali, per orientamento sessuale e dei militari italiani che scelsero di non seguire Mussolini e la Repubblica di Salò.
E' così che studenti e insegnanti delle classi quarte e quinte delle sei scuole superiori dell’area metropolitana di Firenze sono partiti per conoscere la storia "pe un mondo giusto e di pace", come ha detto la sindaca della Città Metropolitana di Firenze, Sara Funaro.
"Vorrei che noi prendessimo il testimone dei sopravvissuti di Mauthausen - ha evidenziato la sindaca Funaro - Abbiamo bisogno di un mondo giusto e di pace, oggi più che mai.
Abbiamo bisogno che tutti i conflitti internazionali finiscano e che il testimone della memoria venga tramandato, ma soprattutto abbiamo bisogno che, attraverso i giovani che sono il nostro presente e il nostro futuro, facciamo sentire una voce di libertà, di pace e di giustizia, in Ucraina, in Russia, in Palestina, in Israele e nei tanti territori che purtroppo ancora oggi sono martoriati. Facciamolo con le voci dei nostri ragazzi che sono le voci più belle".
La delegazione della Città metropolitana di Firenze
Il viaggio studio è stato preceduto da una formazione obbligatoria in classe, a cura dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Aned.
All'iniziativa della memoria, organizzato dall’8 al 12 maggio dalla Città Metropolitana di Firenze, partecipano 6 scuole superiori con 45 studenti che frequentano gli istituti Isis Giorgio Vasari, Educandato Statale della SS. Annunziata, Liceo Classico Galileo, Iis Leonardo Da Vinci, Liceo Alberti-Dante, Iis. Galilei. Presenti, tra gli altri, il consigliere metropolitano con delega ai Progetti educativi e Memoria Carlo Boni e il presidente di Aned Firenze Lorenzo Tombelli.
Per il Comune di Firenze, che nel 2009 ha sottoscritto un patto di fratellanza con l'amministrazione cittadina di Mauthausen per la promozione della pace e il dialogo tra i popoli, è presente l’assessore all’Educazione Benedetta Albanese.
"Sono stata ad Auschwitz e Birkenau - ha affermato la sindaca Funaro - ed è la prima volta che vengo a Mauthausen. Le atrocità che sono state vissute ottanta anni fa devono scuotere ancora oggi le coscienze e devono farlo soprattutto cercando di sensibilizzare le nuove generazioni.
Dalla provincia fiorentina e dalla città di Firenze sono state internate tantissime persone: uomini e donne che si erano opposti al regime, persone che avevano scioperato, e di questi solo pochi hanno fatto ritorno a casa, gli altri sono morti.
Nei campi di concentramento sono morte migliaia di persone con la colpa di essere ebrei, rom, sinti, omosessuali, dissidenti; sono morti solo per aver scelto di non stare dalla parte sbagliata, ma per aver scelto di stare dalla parte giusta".
Il giuramento che scrissero i deportati
Nel suo intervento la sindaca Funaro ha letto il giuramento che scrissero i deportati a Mauthausen il 16 maggio 1945:
"Dopo aver conseguito l’agognata nostra libertà e dopo che i nostri Paesi sono riusciti a liberarsi con la lotta, vogliamo: conservare nella nostra memoria la solidarietà internazionale del campo e trarne i dovuti insegnamenti; percorrere una strada comune.
Quella della libertà indispensabile di tutti i popoli, del rispetto reciproco, della collaborazione nella grande opera di costruzione di un mondo nuovo, libero, giusto per tutti; ricorderemo sempre quanti cruenti sacrifici la conquista di questo nuovo mondo è costata a tutte le Nazioni".