Gas argon letale per due dipendenti

Tragedia all'Archivio di Stato di Arezzo, quattro condanne (e sette assoluzioni)

Riconosciuti colpevoli i due ex direttori e i dirigenti che non avrebbero vigilato sui corsi di formazione del personale

Tragedia all'Archivio di Stato di Arezzo, quattro condanne (e sette assoluzioni)
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Quattro condanne - tra cui i due ex direttori, Claudio Saviotti, ora in pensione ma in servizio al momento del terribile incidente, e Antonella D'Agostino, che l'aveva preceduto nell'incarico - e sette assoluzioni.

La sentenza sette anni dopo

A ben sette anni di distanza dalla tragedia del lavoro in cui persero la vita due dipendenti dell'archivio di stato di Arezzo soffocati dal gas Argon dell'impianto anti-incendio, arriva finalmente la sentenza di un processo infinito, durato quasi tre anni.

Condanna per 4 (su 11) imputati

Per entrambi i condannati la pena di un anno e otto mesi, la stessa inflitta ai due dirigenti dell'Igeam, una società emanazione del ministero della cultura cui era affidata la sicurezza dell'ufficio, riconosciuti responsabili della mancata informazione delle conseguenze dell'Argon nei corsi di formazione del personale.

La provvisionale

Il giudice ha disposto anche una provvisionale di circa mezzo milione in favore delle famiglie delle vittime, le vedove e i figli.

Se la cavano invece gli altri cinque imputati, tra cui l'ex vicecomandante dei vigili del fuoco di Arezzo Zumbo e due manutentori, per i quali nella sua requisitoria di metà febbraio il Pm Laura Taddei aveva chiesto la condanna.

I primi commenti dei condannati...

"E' una vergogna. Personalmente - si è sfogato l'ex direttore Saviotti dopo il verdetto –  non avevo alcuna autonomia che valesse. Da solo non potevo spendere neppure un centesimo, dovevo essere autorizzato dal ministero in ogni mio atto".

... e delle parti civili

Nessun commento immediato, invece, da parte dei familiari delle vittime. Ha parlato per loro Piero Melani Graverini, uno degli avvocati di parte civile.

"È scandaloso – ha commentato - che a distanza di tanto tempo ancora non abbiano ricevuto un centesimo di risarcimento. Ora sarà tutto più facile, perché a rispondere economicamente potrà essere chiamato direttamente il ministero".

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