corsa in ospedale

Firenze, bambini si pungono con un ago nel giardino di scuola. I genitori: "Abbiamo presentato un esposto. Non deve accadere"

La preside dell’istituto, Laura Guido, ha incontrato le famiglie dei bambini e ha annunciato di aver già sporto denuncia contro ignoti

Firenze, bambini si pungono con un ago nel giardino di scuola. I genitori: "Abbiamo presentato un esposto. Non deve accadere"
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"E' impensabile che in luogo sicuro come è la scuola debbano accadere cose del genere".

Parte così il racconto del padre, di uno dei due bimbi punti da un ago nel giardino della scuola elementare Carducci di via Bassi a Firenze.

La chiamata ai genitori arriva mercoledì 14 maggio 2025. Secondo una prima ricostruzione i piccoli stavano giocando nel cortile, come ogni pomeriggio, quando hanno notato un piccolo oggetto in plastica bianca.

Incuriositi, lo hanno raccolto, ma all’interno c’era un ago. Entrambi si sono punti.

"Quando ci hanno chiamato - prosegue Simone - siamo subito corsi a scuola. I bambini si sono rivolti alla maestra dopo l'incidente non sono stati nemmeno disinfettati ma puliti con la soluzione fisiologica".

Immediata la corsa in ospedale dove entrambi i bambini sono stati sottoposti ad alcuni esami.

"Il 26 dobbiamo ritornare e poi ci vorranno sei mesi per sapere le risposte. Un anno di agonia", aggiunge ancora il genitore.

Il dispositivo, spiegano le prime verifiche,  è una camicia per prelievi ematici, un presidio sanitario che viene usato per i test del sangue. Come sia finito in un giardino scolastico resta un mistero. E' stato gettato? Era già lì? E da quanto tempo si trovava nel giardino della scuola?

Il dispositivo sanitario trovato dai bambini

La preside dell’istituto, Laura Guido, ha incontrato le famiglie dei bambini e ha annunciato di aver già sporto denuncia contro ignoti.

"Sono basita e dispiaciuta per quanto accaduto", ha detto la preside, che non esclude che il dispositivo possa essere stato lanciato da fuori.

Anche i genitori si sono rivolti alle forze dell'ordine.

"Abbiamo presentato un esposto. Per adesso contro ignoti - spiega il padre di uno dei bimbi - E' giusto che quanto accaduto se ne parli e soprattutto si risalga ai responsabili. Che cosa ci faceva quel dispositivo nel giardino della scuola? Chi si occupa delle pulizie?

Non ci interessa la notorietà né i soldi. Siamo persone che lavorano. Vogliamo solo che venga fatta luce e che soprattutto i nostri bambini siano al sicuro quando li lasciamo in un luogo come è la scuola".

A esprimere solidarietà è intervenuta anche l’assessora all’Educazione del Comune di Firenze, Benedetta Albanese:

"Il nostro pensiero va ai bambini e alle loro famiglie. Siamo stati subito informati dalla dirigente e ci siamo recati alla scuola. È importante fare piena luce su quanto accaduto, perché fatti come questi non devono ripetersi".

 

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