Maxi sequestro di oro e contanti ad Arezzo, quattro denunciati per ricettazione
La Guardia di finanza scopre un giro illecito di oro e denaro contante per oltre 550 mila euro, coinvolti due cittadini stranieri e due italiani

La Guardia di Finanza scopre un giro illecito di oro e denaro contante per oltre 550 mila euro, coinvolti due cittadini stranieri e due italiani.
Tutto è partito da un controllo su strada. E' il 14 aprile 2025, quando i militari della Guardia di Finanza di Arezzo fermano un’auto sulla Strada Regionale 69, nei pressi del cimitero di Guerra di Indicatore.
A bordo, due cittadini marocchini, uno residente in provincia e l’altro rientrato dal Marocco. Trasportavano 2,5 chili di oro in lamine di varia forma. Valore stimato: circa 225 mila euro.
Indagini portano a un’azienda orafa
Alla richiesta di spiegazioni, i due non sono riusciti a fornire alcuna documentazione utile né a dimostrare un collegamento con attività orafe autorizzate. Da qui, gli accertamenti si sono spostati rapidamente su un’azienda del distretto orafo del Valdarno. La perquisizione nella sede della società ha permesso di scoprire 332 mila euro in contanti, ritenuti collegati alla compravendita illecita del metallo prezioso.
Quattro persone denunciate alla Procura
Oltre ai due cittadini stranieri, sono stati denunciati anche un agente di commercio aretino e il rappresentante legale dell’azienda.
Le accuse sono pesanti: ricettazione e commercio abusivo di oro, reati che rientrano nella sfera della normativa antiriciclaggio e sul commercio dei metalli preziosi. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro probatorio.
Un mercato parallelo che vale milioni
Il blitz rientra in una più ampia attività di controllo economico del territorio portata avanti dalla Guardia di Finanza aretina. Dall’inizio dell’anno, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 500 kg di argento, 3 kg di oro e quasi mezzo milione di euro in contanti.
Un giro d’affari illecito che sfiora il milione di euro. I fondi e i metalli sequestrati sono stati versati al Fondo Unico Giustizia: in caso di confisca, saranno venduti all’asta con i proventi destinati allo Stato.