Firenze, presidio davanti alla Prefettura per dire “Stop al caporalato in agricoltura”
Mobilitazione contro lo sfruttamento e per i 5 sì al referendum

Presidio questa mattina (lunedì 26 maggio) a Firenze, davanti alla Prefettura, promosso dalla Flai Cgil nell'ambito della mobilitazione nazionale "Dai campi al voto" contro caporalato e sfruttamento, e per promuovere i cinque sì ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza.
Quello del caporalato "è un fenomeno che si sta strutturando sempre di più nel nostro territorio, nonostante ci sia un'agricoltura di alta qualità. C'è una tendenza che si sta affermando anche nel settore agricolo, quella degli appalti, dove a volte si annida il caporalato", denuncia il segretario della Flai Cgil Firenze, Francesco Baccanelli.
In tutta la provincia di Firenze i lavoratori sono circa 10mila, di cui l'85% è personale precario, a tempo determinato. "Quindi - aggiunge Baccanelli - in una condizione di ricattabilità. Inoltre molti sono immigrati, non tutti hanno il permesso di soggiorno e perciò maggiormente 'sfruttabili'. Una condizione legata alla legge Bossi-Fini, che andrebbe cancellata".
La mobilitazione riguarda anche i referendum dell'8 e 9 giugno. "Si parla di riduzione della precarietà e diritto di cittadinanza. Se riusciamo a raggiungere il quorum e a cancellare determinate norme - conclude Baccanelli - avremo più forza per contrastare questi fenomeni di sfruttamento".