Bugetti e Matteini Bresci, al setaccio le chat tra i due. La sindaca di Prato sarà sentita giovedì a Firenze
Per entrambi l'accusa è di corruzione. Anche l'imprenditore del gruppo Colle dovrà comparire davanti ai giudici

Chat e intercettazioni. Partirà da qui l’interrogatorio di Ilaria Bugetti (Pd), sindaca di Prato, 52 anni, accusata di corruzione. L’appuntamento con gli inquirenti è giovedì, 19 giugno 2025, a Firenze.
Qui dovrà rispondere alle 113 pagine dell’inchiesta della Procura del capoluogo di regione, che la vedono protagonista insieme all’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, 66 anni. Per entrambi l’accusa è corruzione. L’imprenditore, invece, secondo le indagini sarebbe il corruttore.
Al centro, infatti, c’è il rapporto tra la prima cittadina di Prato e Bresci. Secondo i pm i due avrebbero tessuto un rapporto ultra ventennale - da quando Bugetti era solo una consigliera comunale a Cantagallo - fatto di favori reciproci che avrebbe garantito benefici ad entrambi.
A lei il continuo aggancio con l'amico sarebbe servito per ottenere consensi elettorali e iniziare la scalata politica, sia alle regionali dove Bugetti è stata consigliera del Pd per ben due mandati, che per le Comunali a Prato dove è stata eletta sindaca.
"Un pubblico ufficiale compromesso e ricattabile"
In una conversazione intercettata si parla di 4 mila voti attinti dagli ambienti della massoneria e risultati decisivi per l'elezione al Palazzo del Pegaso. A Riccardo Matteini Bresci, invece, il rapporto con la sindaca sarebbe stato utile per favoritismi al suo Grupo Colle.
Un tacito accordo che avrebbe fatto della sindaca secondo i pm, "un pubblico ufficiale compromesso e ricattabile".
Tanto che Bresci la definisce in alcune conversazioni telefoniche un suo "attrezzo" una "sua creatura". Non è chiaro se le parole dell’imprenditore corrispondano a verità o se siano solo frutto di un volersi pavoneggiare davanti agli altri.
Cellulari al setaccio
A parlare sarà anche il cellulare di Bugetti, sequestrato dai carabinieri del Ros e presto verrà analizzato insieme ad altri elementi requisiti in casa e in ufficio.
Per i pm della Dda Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli si tratta di corruzione e la sindaca sarabbe ricattabile, per questo erano stati chiesti i domiciliari. Per Matteini Bresci la custodia cautelare in carcere. Entrambi gli amici compariranno come detto giovedì davanti al gip.