La grande attesa

Palio di Siena, partito il conto alla rovescia

Presentato il Drappellone della carriera del 2 Luglio

Palio di Siena, partito il conto alla rovescia
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Da tradizione è l'atto con il quale scatta il conto alla rovescia che portera' al 2 Luglio. Non c'e' Palio di Siena senza Drappellonene rivelato alla città in una cerimonia nel Cortile del Podestà. L'opera  dedicata alla Madonna di Provenzano e al quinto centenario dell’Accademia degli Intronati di Siena, e' realizzata da Riccardo Manganelli. Dopo lo squillo delle chiarine di Palazzo e l’introduzione del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, è stato il funzionario archivista dell’Archivio di Stato di Siena, Giovanni Mazzini, a illustrare l’opera che andrà ad arricchire il museo della Contrada vincitrice della Carriera del 2 luglio.

Il drapppellone

L’opera. Il Cencio di Riccardo Manganelli presenta tre piani visivi. In primo piano, in basso, il cavallo visto di tre quarti circondato da mani: è rilassato, è nel momento in cui viene accarezzato e coccolato in Contrada o subito dopo l’assegnazione; del resto, la carezza a un cavallo è il gesto più naturale di un bambino quando vede l’animale nella stalla la prima volta. Nel piano intermedio è inserita la Madonna di Provenzano: è la nostra Regina velata e vestita d’oro e di bianco, incoronata da due amorini alati e i rituali stemmi, con sotto altri due amorini alati che portano in alto un pietra serena vissuta, con il simbolo dell’Accademia degli Intronati, a simboleggiare il peso della cultura sopra la città di Siena che appare nel terzo piano, quello più in lontananza, con una vista particolare quella dell’uscita da piazza. Il fondale è tutto velato, con una terra di Siena particolare, detta “satinobro”, proveniente dalla zona dell’Amiata, che ha una tonalità leggermente più gialla della terra di Siena naturale ed è un colore che richiama il “nostro tufo” dove tutto si svolge, dalla quello della piazza a quello del cielo. Gli stemmi delle Contrade che partecipano sono in alto, ai lati della Madonna; sono gli stemmi classici, ma tutto il bestiario è stato ristudiato dall’artista per l’occasione.