dopo la bufera

Il generale Oresta dopo la rimozione: "Parole sbagliate, ma dette con affetto"

L’ex comandante della Scuola allievi carabinieri di Firenze chiarisce in un'intervista a Il Tempo: "Solo un saluto paterno, nessuna intenzione di sminuire il ruolo dell’Arma"

Il generale Oresta dopo la rimozione: "Parole sbagliate, ma dette con affetto"
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"Parole dette di getto, in un momento emozionante, che non volevano offendere nessuno".

Il generale Pietro Oresta, rimosso dal comando della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze dopo le polemiche seguite a un discorso tenuto lo scorso 27 giugno, rompe il silenzio e affida le sue scuse a un’intervista rilasciata a Il Tempo.

"Sono sinceramente dispiaciuto. Le polemiche e le strumentalizzazioni non giovano a nessuno", spiega Oresta, sottolineando che quelle frasi finite nel mirino – pronunciate durante la cerimonia di consegna delle lauree – erano da leggere come "un saluto affettuoso, come un padre farebbe ai figli" e "un augurio di successo, un invito a integrarsi nelle comunità dove andranno a operare".

Il generale, nella stessa intervista, chiarisce anche il senso del passaggio in cui aveva sottolineato il valore dei “piccoli gesti”:

"Prevenire una truffa a un anziano è una grande operazione di servizio. Non intendevo certo sminuire la funzione primaria e operativa del carabiniere.

Il mio messaggio era: siete chiamati a svolgere un compito molto impegnativo al servizio delle comunità, per il quale vi state preparando da tre anni".

Infine, Oresta spiega di aver voluto ricordare agli allievi anche l’importanza dell’equilibrio personale e del benessere:

"Svolgerete un lavoro che assorbirà molto, ma che deve lasciarvi anche spazi per voi stessi. È dal benessere psico-fisico che dipende anche il rendimento in servizio".