Protesta caddy e risciò a Firenze contro divieto area Unesco
Mezzi posteggiati in piazza della Signoria sotto Palazzo Vecchio

Protesta sotto Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, da parte di conducenti di risciò, golf car e caddy contro il regolamento che vieterà l'ingresso di questi mezzi alternativi usati per trasportare i turisti nell'area Unesco.
I veicoli - circa 30-40 - sono stati posteggiati in piazza della Signoria a ridosso dell'ingresso del palazzo.
Parte dei conducenti è straniera.
Il regolamento contestato, preparato dall'assessorato al turismo guidato da Jacopo Vicini e da quello alla mobilità guidato da Andrea Giorgio, ha come obiettivo quello di disciplinare il trasporto turistico nell'area Unesco e dare regole certe e garanzie di sicurezza a chi li usa e ai frequentatori della città. Questo è possibile, si spiega da Palazzo Vecchio, grazie all'articolo 91 della legge regionale Toscana sul turismo (il regolamento sarà approvato d'intesa con la Regione) che permette ai comuni, secondo i principi di equità, non discriminazione e non penalizzazione, di regolamentare il trasporto turistico.
Una volta approvato, il documento vieterà il trasporto effettuato con i mezzi atipici su tutta l'area Unesco eccezion fatta per le navette turistiche elettriche (in numero massimo di 24) che dovranno rispettare alcune caratteristiche (massimo 8 passeggeri, colore bianco, omologazione come veicoli atipici M1, dotate di tutti i dispositivi di sicurezza, intestate ad agenzie di viaggio e turismo) e solo su due itinerari prestabiliti dal Comune per il quale dovranno chiedere il nulla osta alla direzione mobilità.
Intorno alle 16 il presidio è finito. Sono rimasti in quattro a presenziare simbolicamente in piazza. C’è stato poi un confronto tra gli assessori Giorgio e Vicini e alcuni rappresentanti di categoria. E’ intervenuta anche la Digos, che ha controllato la manifestazione.