Emergenza afa

Caldo, Ordine dei medici: "non possiamo affrontarlo solo con le allerte meteo"

L'allarme dei camici bianchi

Caldo, Ordine dei medici: "non possiamo affrontarlo solo con le allerte meteo"
Pubblicato:

“Non possiamo continuare ad affrontare il caldo estremo solo con lo strumento dell’allerta meteo e gli interventi dell’ultimo minuto. Servono prevenzione, monitoraggio attivo e interventi strutturali, a partire dagli ambienti in cui vivono le persone più fragili”.

A dirlo è l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, lanciando un appello alle istituzioni e al terzo settore per creare una rete di supporto e assistenza socio-sanitaria stabile e organizzata contro il caldo estremo, fenomeno che sempre più spesso si trasforma in un’emergenza per la salute pubblica.

“Tra le azioni prioritarie – proseguono dall’Ordine - ci sono l’individuazione precoce dei soggetti più a rischio attraverso i dati sanitari e amministrativi, il monitoraggio attivo con il coinvolgimento delle associazioni e delle reti di quartiere e campagne informative semplici e accessibili”.

“Un’attenzione particolare – ricorda l’Ordine dei Medici della provincia di Firenze - va riservata alla messa in sicurezza degli ambienti abitativi, soprattutto per chi vive in condizioni di povertà energetica o in case non adeguate ad affrontare le ondate di calore”.

“I dati parlano chiaro: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 2000 al 2019 i decessi legati al caldo sono aumentati del 68% a livello globale. In Italia – spiegano anche dall’Ordine - si registrano picchi di mortalità estiva che in alcune annate superano perfino quelli causati dall'influenza invernale. Gli accessi ai pronto soccorso, in particolare tra anziani e persone fragili, possono crescere fino al 30% nelle giornate più calde”.

“Proteggere i fragili dal caldo non è solo un tema sanitario, ma una responsabilità collettiva che richiede il coinvolgimento di sanità, sociale, istituzioni e comunità”, concludono dall’Ordine.