Livorno, allarme bomba al porto, ma era tutto falso. Evacuata la Zeus Palace, poi la ripartenza
Ore di tensione alla Darsena Toscana per una telefonata anonima. Intervengono forze dell’ordine e artificieri. Nessun ordigno trovato

Prima la paura, tanto che è ha fatto scattare il sistema regionale delle maxiemergenze. Il motivo è stato un allarme bomba nel tardo pomeriggio di ieri, 18 luglio 2025, su un traghetto al porto di Livorno.
Ma cosa è successo?
Paura al porto di Livorno nel tardo pomeriggio di venerdì 18 luglio, dove un allarme bomba ha interrotto le operazioni di imbarco del traghetto Zeus Palace, pronto a salpare verso la Sardegna con a bordo centinaia di passeggeri.
L’allerta è scattata poco dopo le 18.30 all’ormeggio 14E della Darsena Toscana, quando una telefonata anonima, arrivata alla sede romana della compagnia Grimaldi, ha segnalato la presenza di un ordigno a bordo. La nave, proveniente da Palermo, era già pronta a partire.
Immediata la risposta delle autorità: sul posto sono arrivati sanitari del 118, Capitaneria di porto, forze dell’ordine, volontari della Misericordia di Antignano e operatori della Croce Rossa, coordinati dalla centrale regionale Cross di Pistoia. Attivati anche gli artificieri, che hanno effettuato controlli meticolosi sull’imbarcazione.
La comunicazione ufficiale è arrivata tramite i social dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha confermato l’attivazione del sistema regionale di maxi emergenza.
Nel frattempo, anche la nave Cruise Europa, destinata ad attraccare nella stessa banchina, è rimasta bloccata in attesa di nuove disposizioni.
Dopo ore di verifiche, l’allarme si è rivelato infondato. Nessun ordigno a bordo, solo una falsa segnalazione che ha comunque innescato una macchina di sicurezza imponente.
Intorno alle 22, la Zeus Palace ha ricevuto l’autorizzazione alla ripartenza, ponendo fine a una lunga serata di tensione sul molo livornese.