Via Francigena, inviata la candidatura a patrimonio UNESCO
Per entrare nel prestigioso elenco dei beni immateriali dell'umanità, si punta sull'asse culturale paneuropeo

L'operazione Unesco è ufficialmente partita. E' stata inviata dalla Toscana a Parigi primo "fondamentale documento" per la candidatura della Via Francigena italiana nella lista del Patrimonio mondiale Unesco. È la Regione ad aver effettuare l'invio un qualità di ente capofila del progetto, che vede coinvolte anche Valle 'd'Aosta Piemonte Emilia Romagna Lombardia Liguria e Lazio. Le tappe intermedie avevano visto la firma dell'intesa avvenuta a Maggio a Venezia, al festival della Regioni, tra Ministero della Cultura e le Regioni attraversate dall'antica via. A Giugno il passaggio al Ministero a Roma e infine il progetto ha preso la strada della capitale francese dove si deciderà se inserire nel prestigioso elenco del patrimonio immateriale dell'umanità il cammino che da mille anni conduce i pellegrini d'Europa verso la santa sede.
La candidatura partita nel 2017, è sostenuta da studi scientifici, accordi istituzionali e investimenti volti alla valorizzazione del percorso che riconosca la Via Francigena come asse culturale e spirituale paneuropeo, capace di raccontare oltre duemila chilometri di storia, paesaggi e comunità. A Novembre ci sarà un ulteriore appuntamento per rafforzare la proposta, ma la strada – ora più che mai – sembra tracciata.