Oltre alla sede della loggia massonica Sagittario di via Lazzerini a Prato, gli investigatori della Digos di Prato con i Finanzieri di Prato e Firenze hanno perquisito anche Palazzo Ubaldini Peruzzi in Borgo de’ Greci a Firenze, sede della Provincia Massonica Fiorentina.
Il sequestro degli elenchi
Si cercano nomi, documenti nell’ambito dell’inchiesta sulle minacce e i ricatti subiti dal consigliere di Fratelli d’Italia di Prato Tommaso Cocci, candidato alle regionali e – fino a qualche tempo fa – segretario della Loggia Sagittario. In particolare, gli elenchi degli iscritti, sono stati sequestrati.
Il legame con le Logge
Le minacce, attraverso con numerose lettere arrivate a diversi destinatari negli ultimi mesi, volevano costringere Cocci a non candidarsi alle elezioni regionali. Allegate alle missive c’erano infatti delle foto osè per ricattarlo. L’ipotesi è quella del “fuoco amico”, ovvero uno o più avversari interni che cercano di fermare l’ascesa politica di Cocci. Pronti a minacciare di mostrare sue foto intime e di svelare i suoi rapporti appunto con la massoneria. Di cui Cocci è stato segretario, una sorta di braccio destro del Gran Maestro.
Revenge porn e diffamazione
La stessa Loggia – la Sagittario – di Riccardo Matteini Bresci (di cui fu Gran Maestro), travolto con la ex Sindaca dall’inchiesta sulla corruzione che ha portato al commissariamento di Prato. L’ipotesi formulata dagli investigatori è quella di revenge porn e di diffamazione.
La maxi-inchiesta
Le stesse lettere sono state infatti inviate anche a giornali, consiglieri comunali, deputati. Una storia torbida, di cui si fatica ancora a capire i contorni, mentre la città di Prato è stata travolta da una inchiesta epocale che ha fatto precipitare la città in una situazione senza precedenti.