Dopo il successo del primo concerto dopo la pausa estiva, diretto da Jérémie Rhorer, prosegue la programmazione sinfonica della stagione autunnale al Teatro del Maggio: venerdì 26 settembre alle ore 20 il maestro Min Chung torna sul podio della Sala Zubin Mehta: in programma le composizioni di Olivier Messiaen e Camille Saint-Saëns.
Min Chung – che al Maggio ha debuttato nel febbraio del 2024 in occasione di un doppio appuntamento concertistico – si è formato a Parigi dove ha studiato contrabbasso, violino e pianoforte; nel corso della sua carriera ha già guidato importanti ensemble come l’Orchestra Nazionale Sinfonica della RAI, i Wiener Kammerorchester, l’Orchestra Haydn di Bolzano e la Filarmonica di Tokyo.
Il concerto si apre con L’Ascension, quattro meditazioni sinfoniche per orchestra, di Olivier Messiaen. Composta nel 1933, L’Ascension fu eseguita per la prima volta a Parigi nel febbraio 1935. Prima grande opera sinfonica di Messiaen – di cui il sottotitolo è “Quatre Meditations symphoniques pour orchestre” – L’Ascension verrà realizzata anche per organo dall’autore stesso, nel 1935, con un diverso terzo movimento. Già nella versione sinfonica, però, si percepisce un’aura organistica di fondo, poiché il compositore sembra trattare talvolta l’orchestra in modo da simulare i diversi registri organistici e le sonorità solenni e spirituali dello strumento. Il titolo allude alla festa dell’Ascensione di Cristo ed è esplicitamente legato alla fede cattolica del compositore, declinata però attraverso un simbolismo musicale che non ha nulla di strettamente liturgico.
Segue, in chiusura, la “Sinfonia n. 3 in do minore – Sinfonia per organo op. 78”, firmata da Camille Saint-Saëns. Composta nell’inverno tra il 1885 e il 1886 fu eseguita a Londra, alla Philharmonic Society, il 19 maggio 1886, diretta dallo stesso autore e venne dedicata a Franz Liszt. Nella struttura tematica di tutta la sinfonia divisa in modo molto originale in due tempi – anche se racchiude in sé la tradizionale architettura in quattro– si riconosce la presenza delle prime note del Dies Irae anche se da questa sequenza “liturgica”, Saint-Saëns si distacca infondendo alla sinfonia uno spirito eroico e grandioso.
Solista all’organo nel corso dell’esecuzione del brano di Camille Saint-Saëns, Andrea Severi.