Effetto dello sciopero

Nave Zim Virginia lascia il porto di Livorno

I lavoratori di Cgil e Usb si erano rifiutati di lavorare per la portacontainer israeliana, che ora andrà a Barcellona

Nave Zim Virginia lascia il porto di Livorno

Lascia il porto di Livorno senza aver scaricato né caricato la Zim Virginia, nave della compagnia israeliana arrivata nel pomeriggio di martedì 30 ottobre, allo scalo labronico. Ad annunciarlo l’Usb in una nota, parlando di vittoria dello sciopero per Gaza che è in corso da giorni.

“Ho chiesto e ottenuto che entro un’ora la nave Zim Virginia lasci il porto di Livorno”, lo ha detto nel pomeriggio di martedì il prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi nel corso del tavolo in prefettura convocato con tutti gli attori portuali e i sindacati.

La motivazione della richiesta del prefetto riguarda in primis la preoccupazione per l’ordine e la sicurezza pubblica per una situazione generale che, anche alla luce degli sviluppi della vicenda della Flotilla, potrebbe anche peggiorare. La Zim Virginia, è la nave contenitori della compagnia israeliana Zim.

“La nave Zim Virginia non scaricherà né caricherà nel porto di Livorno: altra vittoria dello sciopero”, sostiene l’Unione sindacale di base livornese, che aveva proclamato l’astensione dal lavoro lunedì in segno di protesta contro l’arrivo nello scalo toscano della nave israeliana.

“Grazie alla determinazione dei lavoratori portuali, dei cittadini e a seguito dello sciopero proclamato da Usb e Cgil nelle società interessate dalle operazioni in Darsena Toscana, la Zim Virginia lascerà il porto di Livorno – si spiega in una nota -.

Come Usb Livorno insieme alle altre realtà che hanno animato, e stanno ancora animando, il presidio permanente al Varco Zara, abbiamo sostenuto attivamente dalla giornata di ieri i lavoratori portuali che hanno deciso di incrociare le braccia contro l’arrivo della nave israeliana”.

La mobilitazione, partita nei giorni scorsi, è quindi destinata ad andare avanti. “In questo momento drammatico per la popolazione di Gaza e mentre la Global Flotilla è costantemente minacciata dall’esercito israeliano, era importante lanciare un segnale forte di boicottaggio diretto. Questa volta a prescindere dalla presenza o meno di armi o mezzi militari a bordo. La parola d’ordine è sempre stata ‘se non lo fa il governo lo facciamo noi’ è così è stato”.

A proposito della Global Sumud Flotilla, dai portuali arriva un messaggio molto chiaro in merito all’azione messa in atto dalle navi dirette a Gaza. “Ci prepariamo allo sciopero generale che verrà proclamato nell’immediato qualora la flotilla dovesse essere attaccata. Sciopero che coinvolgerà tutte le categorie e che ci vedrà ancora una volta in piazza con blocchi e manifestazioni”..