Bosi ha guidato la Rondinella con passione e visione, contribuendo in modo significativo a tenere vivi i valori sportivi e le tradizioni più autentiche del nostro territorio. Il suo impegno nel calcio di base e nella formazione dei giovani lascia un’eredità preziosa che non dimenticheremo.
A nome mio e di tutta la città di Firenze, esprimo le più sentite condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia Bosi, a tutti i dirigenti, agli atleti e ai sostenitori della Rondinella Marzocco. Ci stringiamo a loro in questo momento di grande tristezza”.
Il presidentedells Giunta Regionale, Eugenio Giani: “Apprendo con profondo cordoglio la notizia della prematura scomparsa di Lorenzo Bosi, imprenditore di 58 anni, presidente della Rondinella Marzocco e figura di spicco della comunità fiorentina. A nome mio personale e dell’intera Regione Toscana, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia, ai figli, a tutti i suoi cari e all’intera comunità della Rondinella, che egli guidava con passione e visione”.
“Lorenzo Bosi era un uomo di straordinaria qualità umana, dotato di uno spirito costruttivo e di una profonda dedizione per la sua città. Era il figlio dell’ex senatore e sottosegretario Francesco Bosi. Era un giornalista. Aveva lavorato all’ufficio stampa del Consiglio regionale tra la fine degli anni Novanta e la metà del primo decennio del Duemila ed era stato vicedirettore di Calciopiù. Ha onorato Firenze e la Toscana attraverso il suo instancabile impegno nello sport, che considerava una vera e propria scuola di vita e un pilastro fondamentale per la crescita dei giovani e della comunità. Ricordo anche il suo impegno civile nelle scorse elezioni regionali. La sua scomparsa è una perdita per l’intera comunità, che perde un concittadino generoso e appassionato”.
Il pensiero al “caro amico” scomparso di Alessandro Tomasi: “un uomo leale, sincero, generoso, che pensava in grande, oltre agli interessi personali. Averti conosciuto è stato un onore. Aver affrontato insieme a te, sempre fianco a fianco, la corsa per le elezioni regionali, è stato bellissimo. Abbiamo condiviso un sogno che va ben oltre la politica. Perché te eri uomo di sport e, come nello sport, alla fine che si vinca o che si perda, mai si dimenticano i legami che nascono sul campo e negli spogliatoi. Stamani, quando mi hanno detto che non c’eri più, ho pensato a quanto sono rare e preziose le persone come te”.