Sulla corsia di emergenza, in Autostrada

Capo di gabinetto in Regione e assessore in pectore: le ritirano la patente

Cristina Manetti, che ha presentato ricorso, si è giustificata con gli agenti dicendo che aveva giramenti di testa

Capo di gabinetto in Regione e assessore in pectore: le ritirano la patente

A tre giorni dalla nomina della giunta regionale, esplode un caso in seno alla maggioranza destinato ad aprire un caso tra veleni e polemiche.

Multa e ritiro della patente

A Cristina Manetti, 45 anni, prima portavoce di Giani (nella foto copertina tratta da Facebook i due insieme in campagna elettorale), poi capo di gabinetto e ora assessora designata in quota Casa Riformista (al posto di un candidato eletto di Italia viva) è stata ritirata la patente e comminata una multa da oltre 430 euro.

Secondo la polizia stradale stava viaggiando nella corsia di emergenza per eludere il traffico.

L’intervento dell’ambulanza

Secondo lei, la potente capo di gabinetto  (in pectore per l’assessorato alla Cultura della nuova giunta del bis di Eugenio Giani), si era sentita male, tanto che ha chiesto l’intervento di un’ambulanza sulla strada che da Prato conduce a Firenze, in territorio di Sesto Fiorentino. Ma gli agenti che l’hanno fermata le hanno ritirato la patente per l’infrazione al codice della strada, e comminato una multa pesantissima.

Il ricorso al giudice di pace

Manetti ha presentato ricorso al giudice di pace che il prossimo 27 novembre deciderà sulla sospensiva del provvedimento, dopo la documentazione presentata per motivi di emergenza legati alle condizioni sanitarie, poi verificate anche da successivi controlli in ospedale.

I fatti nel giorno dello scrutinio

Il giorno è cruciale: è la mattina del 13 ottobre scorso, giorno degli scrutini delle Regionali. Quando Giani sta per festeggiare con Elly Schlein e lo stato maggiore del Pd la vittoria in Toscana con un campo larghissimo. Manetti sta arrivando a Firenze, il momento è delicato. Raggiungerà il capoluogo dopo l’episodio, partecipando ai successivi festeggiamenti ma con un sorriso non così radioso.

 

 

 

 

 

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