Stamani si è registrato un tragico evento: è deceduto un operaio a Scandicci mentre era a lavoro.
Un operaio è morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 12 a Scandicci. Secondo quanto appreso, per cause in corso di accertamento, l’uomo sarebbe caduto da un’impalcatura durante i lavori di rifacimento della facciata di un condominio, in via Cilea. Sul posto sanitari del 118, personale della Asl, polizia municipale, carabinieri e personale dell’Humanitas e della Misericordia si Scandicci. In base a quanto emerso, l’uomo, 48 anni, albanese, sarebbe caduto da un’altezza di circa 18 metri mentre lavorava all’interno di un cantiere in un condominio. Secondo i primi accertamenti, condotti dalla polizia municipale di Scandicci, lavorava per una ditta di costruzioni con sede a San Miniato (Pisa).
Sconvolto il sindaco di Scandicci Sandro Fallani
“Siamo toccati nel profondo come persone e come comunità, – ha commentato – sconvolti e amareggiati di come ancora si possa morire di lavoro. Oggi è un giorno tristissimo per Scandicci”.
La dura reazione di Marco Carletti, segretario generale di Fillea Cgil di Firenze
“Siamo già a due morti sul lavoro nel fiorentino in edilizia durante l’emergenza Covid19 – ha affermato – un’altra famiglia che piange un lavoratore che non torna a casa. E’ inaccettabile: quanti altri infortuni sul lavoro devono capitare per far capire che in edilizia c’è bisogno di più regole e non meno regole? Che sono pericolose le spinte di chi vuole allentare il Codice degli appalti a favore di una deregulation? E’ il momento che tutte le parti sociali assolvano il loro compito propriamente sociale, urgono disposizioni che non siano balzelli ma norme certe, precise, fruibili e applicabili. In questa fase di emergenza Covid19, dove ai protocolli sulla sicurezza sul lavoro si aggiungono quelli sulla salute con le misure antivirus, nei cantieri è urgente avviare subito l’attività dei comitati territoriali per la verifica delle disposizioni anti Covid19”.