LA NOSTRA INCHIESTA

Chi sono i medici che guadagnano di più? Al primo posto c'è un pratese

E' il dottor Franco Blefari, direttore del reparto di Urologia dell’ospedale di Prato ad aver preso lo stipendio più alto.

Chi sono i medici che guadagnano di più? Al primo posto c'è un pratese
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Hanno gli occhi puntati addosso ormai da marzo di quest’anno. Sono stati chiamati in tanti modi: angeli, eroi, salvatori; dopo che per anni, diciamocelo, sono stati spesso bistrattati. Ma fanno solo il loro lavoro e per questo, ovviamente come ogni professionista, vengono pagati.

Sono i medici che ogni giorno troviamo nei nostri ospedali, un vero e proprio esercito di personale che abbiamo imparato a conoscere e riconoscere ancora più di prima in questo ultimo 2020 ferito da una emergenza sanitaria che ha posto sempre più l’attenzione proprio all’interno di quegli stessi ospedali.
E noi andiamo a pubblicare, quest’anno esattamente come avevamo fatto l’anno scorso, gli stipendi di ogni medico all’interno dei nosocomi della Asl Toscana Centro.

Dati che, ogni anno, per legge, devono essere resi pubblici e che si trovano nella sezione dell’Amministrazione trasparente sul sito, nel nostro caso, della Asl Toscana Centro. E andando a leggere quelli che sono i redditi dei dirigenti di ogni reparto di può constatare che tra quelli degli ospedali fiorentini, pratesi, ma anche pistoiesi, quello che ha preso lo stipendio più alto è stato il dottor Franco Blefari, direttore del reparto di Urologia dell’ospedale di Prato con circa 402mila euro di compensi nel 2019 (ovviamente si parla di cifre lorde). Ed era lui anche il più pagato nell’anno precedente, il 2018 per tutta la Asl Toscana Centro, quando risultava il primo con 382mila euro di retribuzione. In un anno quindi rimane lui sul gradino più alto del podio aumentanto anche i suoi compensi.

Lo scorso anno secondo gradino del podio era per il primario di Oncologia a Prato, Angelo Di Leo, con i suoi circa 218mila euro del 2018.
Terzo posto per Ivo Lenzetti capo del reparto di oculistica a Prato con circa 203mila euro.
E per i compensi del 2019 confermiamo sempre questa graduatoria con Di Leo al secondo posto e Lenzetti al terzo ma con un piccolo decremento per il primario di oncologia passato a 204mila euro, mentre è sostanzialmente rimasto invariata la retribuzione per quello di Oculistica.
Su Firenze l’anno scorso le cifre si aggiravano intorno a questi numeri.
Massimo Fabbiani, capo del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze nel 2018 aveva preso circa 262mila euro (sempre lordi). Ed era lui per quanto riguarda gli ospedali fiorentini il dirigente che aveva preso di più.
Le cose sono cambiate per quanto riguarda il 2019 in tutto meno che su una cosa perché è ancora un primario di Ostetricia ad aver avuto un compenso superiore a tutti gli altri, ma si tratta di Alberto Mattei dell’ospedale di Bagno a Ripoli con più di 331mila euro. Ed è quindi lui al secondo posto assoluto del podio dopo Blefari di Prato.
All’ospedale San Giovanni di Dio invece si conferma il terzo posto del podio che è lo stesso dell’anno precedente con il record che spetta a Stefano Michelagnoli , capo di Chirurgia vascolare, con circa 273mila euro annui lordi, aumentati rispetto all’anno precedente in cui si aggirava intorno ai 240mila.
Riassumendo quindi nel 2019 sono ancora più o meno gli stessi medici del 2018 ad aver guadagnato di più e quasi tutti sono andati ad aumentare la loro retribuzione lorda nell’anno passato.
Quindi al primo posto si conferma il primario di Urologia dell’ospedale di Prato, seguito da quello di Ostetricia dell’ospedale di Bagno a Ripoli (new entry rispetto all’anno prima) e terzo posto per quello di Chirurgia vascolare anche questo confermato per il San Giovanni di Dio di Firenze. Un po’ staccata da Prato e Firenze invece la situazione dei compensi per quanto riguarda il pistoiese.
La situazione a Pistoia
E' il dottor Giuseppe Valentini, primario del reparto di Oculistica del San Jacopo di Pistoia, il medico con il reddito più alto per quanto riguarda i vertici dei vari reparti dei tre nosocomi della provincia, prendendo in esame anche il "Cosma e Damiano" di Pescia oltre al "Pacini" di San Marcello Pistoiese che però può contare soltanto sul direttore della struttura, che è la stessa Lucilla Di Renzo che dirige l'ospedale cittadino, ed il primario di medicina.
Valentini si issa oltre i 200mila euro nel compenso dichiarato arrivando a 206.999 euro lasciando al quarto posto uno dei medici più conosciuti e stimati di tutto il territorio come Sandro Giannessi, primario di chirurgia, che si "ferma" a 161.967 euro.

E in mezzo? Al secondo posto dietro Valentini troviamo il dottor Pasquale Florio, primario di ostetricia, che raggiunge il reddito di 187.340 euro mentre il podio viene completato da Paolo Frosini, primario di Otorinolaringoiatria, con 172.433 euro. Poco distante si issa anche Piero Paolini, figura di spicco dell'Asl Toscana Centro anche a livello nazionale, direttore del 118 con 159.547 euro: un lavoro immane per lui, dal punto di vista dirigenziale, essendo il coordinatore della centrale "Cross" che in questo 2020 ha avuto l'onere di gestire gli spostamenti di tutti i pazienti delle terapie intensive degli ospedali italiani durante l'emergenza Covid-19, con apprezzamenti e riconoscimenti ottenuti su scala nazionale. Una curiosità su Paolini: è il medico al primo posto in tutta l'Asl Toscana Centro per quanto riguarda la retribuzione variabile arrivando intorno a 76mila euro.
Sfiora soltanto i centomila euro annui la direttrice del San Jacopo, Lucilla Di Renzo, con 98.987 euro mentre il reddito più basso spetta al primario di Urologia sia di Pistoia che di Pescia: per il dottor Trippitelli, infatti, ci sono di reddito 54.327 euro.

Per quanto riguarda il "Cosma e Damiano" di Pescia, invece, resta come già visto nel 2018 il reddito inferiore della direttrice Sara Melani (74.952 euro) rispetto alla sua collega pistoiese e la classifica viene guidata dalla dottoressa Grazia Panigada, primario di Medicina, con 141.077 euro. Infine, da segnalare, i circa 122mila euro di reddito per Massimo Giusti, primario dell'unico reparto attivo al "Pacini" di San Marcello.

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