A PRATO

Case popolari, un anno per le graduatorie. Curcio: "Centinaia di famiglie in attesa”

“La nuova legge regionale, poi, rischia di mandare all'aria tutto il lavoro degli Uffici comunali”

Case popolari, un anno per le graduatorie. Curcio: "Centinaia di famiglie in attesa”
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Marco Curcio, consigliere di Prato (Lega): “Servirà almeno un anno per le graduatorie delle case popolari, centinaia di famiglie in attesa”.
“La nuova legge regionale, poi, rischia di mandare all'aria tutto il lavoro degli Uffici comunali”.

Case popolari, un anno per le graduatorie

Nuovo intervento del consigliere comunale della Lega a Prato, Marco Curcio, sul tema delle case popolari. Dopo l'interrogazione già protocollata il mese scorso , Curcio ha presentato oggi un nuovo atto per comprendere non solo i tempi in cui verranno predisposte graduatorie, ma anche i motivi del ritardo.

“Sono già trascorsi 5 mesi dalla chiusura del bando del Comune di Prato per l'assegnazione degli alloggi popolari: un bando atteso già da 4 anni, che già sono tanti per coloro che hanno bisogno per sé e per la propria famiglia di una sistemazione per la casa.
Purtroppo – osserva Curcio – i tempi per sapere quale sia la graduatoria definitiva tra tutti coloro che hanno presentato domanda si stanno prolungando di mese in mese e rischia di allungarsi a dismisura.
La cronica carenza di personale all''ufficio casa potrebbe essere risolto assegnando almeno un altro paio di impiegati distaccato da altri uffici almeno per i tempi della graduatoria.
Circola molto malessere tra i cittadini e famiglie in attesa di un appartamento: alla crisi economica che ha gravi ripercussioni anche sul lavoro, si aggiunge anche l'incertezza sulla casa. Non solo: rischia di essere approvata a breve anche una legge regionale che cambia alcuni criteri di assegnazione, togliendo punti ad alcuni che risiedono a Prato già da 5 anni. Riteniamo che questa proposta sia profondamente ingiusta e difatti la Lega in Regione sta dando battaglia. Il problema è che rischia di investire anche gli uffici che stanno elaborando le graduatorie, mandando all'aria il lavoro e stravolgendo le liste di attesa per le case popolari. Un'ingiustizia che si aggiunge a una vera e propria emergenza come quella abitativa che riguarda 1650 famiglie che dovranno aspettare addirittura il prossimo anno , considerato i tempi stimati dagli uffici, senza contare i ritardi qualora la nuova legge regionale fosse approvata”

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