Tumori, "Impronte Lilt", la storia di Maria, 58 anni: "Camminando insieme ho trovato la forza di esprimere paure e desideri"
Dal 2005 Lilt di Firenze e Ispro condividono un'esperienza unica di riabilitazione oncologica, fisica e psicologica attraverso proposte creative, sportive e terapeutiche di grande efficacia
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Non un semplice trekking, né una banale passeggiata. Ma un vero e proprio momento terapeutico. Camminare fa bene a tutti, ma per un malato oncologico rappresenta un'attività che aiuta a sentirsi più forti e capaci di affrontare le difficoltà, fisiche e psicologiche, legate alla malattia. Per questo il Servizio Lilt di Psiconcologia del Cerion, il Centro di riabilitazione oncologica di Villa delle Rose a Firenze, ha creato nel 2018 il gruppo “Impronte Lilt”. Maria, 58 anni, operata per un carcinoma al seno, ha fatto questa esperienza e qui racconta la forza del gruppo, la bellezza della natura e il giusto ritmo che permette di fare pace con le proprie emozioni.
La storia di Maria
"Sono stata operata al seno destro: carcinoma maligno in situ. A Villa delle Rose ci sono andata quasi da subito, quando la mia percezione della realtà era come quella di un pesce in un acquario che osserva il mondo, con incertezza e paura. Lì sono stata capita e accolta. All'inizio però non avevo intuito il perché di tutti quei gruppi che mi proponevano: mi chiedevo cosa avessero a che fare la danza egiziana o lo yoga col tumore. Poi, frequentando ho percepito che mi stessero offrendo aiuto, un vero grande aiuto, la famosa mano tesa e da quel momento ho fatto di tutto: arteterapia, yoga, teatroterapia... tutti passi importanti per acquisire maggiore consapevolezza di me e di me nella malattia, cioè la stessa persona".
"La partecipazione al gruppo Impronte - continua Maria - è stata poi un'ulteriore sfida con me stessa. Amo da sempre camminare, soprattutto col mio cane, sulle colline vicino a casa. La mia meta preferita è Fiesole. Dopo la radioterapia avevo ripreso a farlo con determinazione: non mi rendevo conto che fosse in realtà una necessità di sfogo e di ricerca di un momento solo mio, durante il quale guardarmi dentro, familiarizzare con le paure, magari esplorandole, guardare alle difficoltà con pazienza. Pensavo che non sarei mai riuscita a condividere tutto questo con altri e altre, si trattava di uno spazio interiore molto individuale, quasi segreto, da proteggere. Eppure quando hanno organizzato la prima camminata di gruppo del 2021 ho desiderato da subito esserne parte, chiedendomi cosa vi avrei potuto trovare. Non mi rimaneva che tentare. Così a maggio abbiamo percorso un tratto della “Via degli Dei”, dall'Olmo a Monte Senario".
Racconta Maria: "Eravamo una quindicina, praticamente tutte donne. È stata un'esperienza di condivisione davvero intensa: nel gruppo non puoi andare al tuo passo, devi aspettare, non puoi concentrarti solo su di te, ma devi offrire spazio e condividerlo e questo era diverso dal mio camminare: si impara qualcosa di nuovo, ci si arricchisce. Camminare in gruppo mi ha stimolata, divertita, rendendomi anche più leggera. Durante il percorso abbiamo fatto piccoli esercizi pratici e fisici, anche dedicando momenti alla scrittura per esprimere emozioni e pensieri, sempre con il sostegno della psicologa. Abbiamo parlato molto insieme e inevitabilmente il discorso è caduto sulla malattia, ma ascoltare le altrui esperienze aiuta e rassicura, perché capisci che certe riflessioni non le hai solo tu, certi pensieri non appartengono solo a te".
"Sì, camminare con il gruppo Impronte mi ha dato una bella spinta, un nuovo riferimento nel rafforzarmi nella consapevolezza di quanto sia importante privilegiare ciò che mi dà gioia e ciò che più mi rende serena. E alla fine ho anche cambiato lavoro, lasciando una professione per la quale avevo a lungo studiato e per la quale mi ero molto spesa in favore di qualcosa di totalmente diverso, ma che mi fa sentire utile e mi riempie di soddisfazione. E se ci sono problemi certamente si va a camminare, da sola o in gruppo».
CeRiOn - Il CeRiOn, Centro di Riabilitazione Oncologica, è nato nel maggio 2005 dalla collaborazione tra LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione di Firenze e ISPRO - Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica, con il sostegno dell’Istituto Toscano Tumori e dell’Associazione Toscana Donna e grazie ai fondi raccolti dalla manifestazione benefica fiorentina “Corri la Vita”. Grazie al lavoro di équipe tra il personale ISPRO e i professionisti della LILT, al CeRiOn il paziente oncologico viene accompagnato in un percorso riabilitativo integrato e individualizzato (colloqui psiconcologici, fisioterapia, gruppi di sostegno, yoga, rilassamento, mindfulness, ginnastica dolce, consulenza d’immagine e, grazie all’Associazione La Finestra, gruppi di arte terapia, musicoterapia, lettura condivisa, scrittura creativa e teatro).
LILT - La LILT, unico Ente Pubblico in Italia su base associativa, è vigilata dal Ministero della Salute, ha sede a Roma ed è articolata in 106 associazioni provinciali. La LILT - Sezione di Firenze ONLUS opera sul territorio fiorentino con attività di prevenzione ed educazione alla salute (interventi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, percorsi per smettere di fumare), diagnosi precoce (ambulatorio di prevenzione melanoma), assistenza domiciliare (“Centro di aiuto al malato oncologico”, che collabora con il Servizio Pubblico, e fornisce ausili sanitari utili per facilitare e migliorare la qualità di vita del paziente in fase avanzata di malattia) e riabilitazione oncologica bio-psico-sociale (Servizio “Donna come Prima”). La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è presente al CeRiOn non solo con le volontarie del servizio Donna come Prima, ma anche con professionisti come psicologi, massofisioterapisti, dietisti e logopedisti.