"Lutto Nazionale per Giulia Cecchettin", la richiesta di Eugenio Giani al governo
"Non dovesse essere accettato lo faremo in Toscana", un minuto di silenzio all'università di Pisa, fiaccolata a Livorno
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Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha chiesto un giorno di lutto nazionale per la morte di Giulia Cecchettin, ennesima vittima di una catena di femminicidio.
“Lo proporremo al Governo - ha dichiarato - non dovesse aderire, lo faremo comunque in Toscana. Dobbiamo dare un segnale con la forza, l’energia e i contenuti che caratterizzano la seconda edizione dell’iniziativa La Toscana delle Donne in corso questa settimana e che si svolgerà, ogni anno, nei giorni della Giornata contro la violenza sulle donne”.
Questa mattina, martedì 21 novembre, all’Università di Pisa, si è osservato un minuto di silenzio all’inizio di tutte le riunioni di commissioni, organi, sedute di laurea, consigli di dipartimento e di corsi di studio e delle lezioni delle 8,45 e 14.
“L’università di Pisa esprime sgomento per la morte di Giulia Cecchettin, sequestrata e uccisa con efferatezza pochi giorni prima della discussione della tesi di laurea a completamento del suo percorso di studi in Ingegneria biomedica presso l’università di Padova. Giulia non era una studentessa del nostro ateneo - si legge nella nota ufficiale dell’Ateneo - eppure sentiamo che la sua morte riguarda anche noi, come ci riguardano la vita e la sicurezza di tutte le giovani donne che nelle università intraprendono e coltivano un loro progetto di vita, di libertà, di realizzazione di sogni e desideri”.
A Livorno, sabato 25 novembre si terrà la manifestazione “Per Giulia Cecchettin e per tutte”. Un presidio in piazza Grande dalle 17,30 alle 18,30, organizzato dall’Amministrazione Comunale che invita la cittadinanza e i giovani di tutte le età a essere presenti fisicamente e con il cuore. La Protezione Civile comunale sarà di supporto e distribuirà le fiaccole.
La prevenzione prima di tutto", sono le parole della vicesindaca Libera Camici con delega alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità. “Condivido la necessità - ha dichiarato - oramai non più rinviabile, di approvare una legge che introduca, in tutte le scuole, l’educazione al rispetto e all’affettività. Non è sufficiente aumentare leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze già compiute: è necessario fare prevenzione, promuovere l’educazione e fornire gli strumenti per conoscere e riconoscere le varie forme di violenza. L’Amministrazione Comunale in questi anni lo ha fatto attraverso numerosi progetti che ha presentato alle scuole grazie alla collaborazione e alla sinergia con enti e associazioni del territorio che hanno messo a disposizione le proprie competenze. L’attenzione si è concentrata sulle scuole proprio perché queste restano uno dei luoghi di socializzazione, sperimentazione ed espressione di sé più importanti per i giovani. È, quindi, fondamentale insistere sull’implementazione organica di programmi educativi volti a prevenire la violenza di genere, promuovendo un ambiente scolastico inclusivo e formativo che aiuti a destrutturare gli stereotipi che ancora oggi”.