In Toscana, oltre al capoluogo di regione, c'è un'altra partita che si gioca in quel di Scandicci dove il Pd rischia di andare anche qui, come in altre realtà, al ballottaggio. Quattro i candidati Claudia Sereni per il centrosinistra, Claudio Gemelli per il centrodestra, Giovanni Bellosi (Scandicci civica) ed Enzo Bellocci (Pci). Un sondaggio diffuso da Pd vedrebbe sei scandiccesi su dieci pronti a votare per Claudia Sereni. "Nulla di più falso", hanno ribadito dalle fila del centrodestra e i civisti. Ma intanto a raccontare qualcosa in più sono gli elettori e le piazze.
Calduia Sereni, Giovanni Bellosi, Claudio Gemelli, Enzo Bellocci
In 700 per Bellosi in piazza Matteotti
Oltre 700 i cittadini che hanno gremito la piazza insieme a Bellosi. Una partecipazione importante, "sentita e voluta – ha fatto sapere Giovanni Bellosi -, che grazie al lavoro dei volontari e di tutti i candidati delle altre due liste di coalizione, ha riscaldato il sentimento della politica scandiccese dando continuità alla bellissima serata di presentazione al Teatro Aurora ed ai numerosi incontri nei quartieri.
In tanti in piazza Matteotti per Bellosi
Uniti nelle idee e nei programmi – ha ribadito Bellosi – per una città che guarda al futuro, smarcandosi dai mancati sviluppi urbanistici e logiche dei classici partiti. Risponderemo alla città e non a segretari nazionali. Pensiamo e vogliamo una città fatta a misura di famiglie, giovani e anziani. Una città che sappia raccontare se stessa, le proprie artigianalita e le proprie competenze".
Martedì primo confronto con i quattro candidati
Intanto, dopo tanto, Sereni, Gemelli, Bellosi e Bellocci si troveranno in quello che è stato il palco della prima affermazione per "Scandicci Civica": il teatro Aurora per un confronto, organizzato dal quotidiano La Nazione. Un appuntamento sulle idee e non sulle frecciatine.
"Noi vogliamo chiudere scuole né lasciare la nostra comunità senza impianti sportivi, come successo con questa amministrazione – ha evidenziato il candidato di Scandicci civica, sostenuto anche da Scandicci al centro e Democratici per Scandicci - Faccio solo due esempi: la piscina dell’impianto delle Bagnese, chiusa per il terzo anno consecutivo e la demolizione del Turri, per costruire una scuola che ha già una sede. Una paradossale contraddizione, che dimostra la visione di chi ci ha amministrato fino ad oggi.
La nostra idea di futuro passa, inevitabilmente, dal completamento del nuovo centro, che non può tradursi nel cementificare, ma deve coniugare esigenze sociali e ambientali".