Firenze "resiste"

25 aprile più sobrio in Toscana: c'è chi annulla i concerti e Prato vieta "Bella Ciao"

Dopo la richiesta del Governo per la morte del Papa impazzano le polemiche. Soprattutto nel grossetano

25 aprile più sobrio in Toscana: c'è chi annulla i concerti e Prato vieta "Bella Ciao"
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La Toscana che ha respinto in massa l’invito del governo a celebrare un 25 Aprile in sordina dopo la morte di Papa Francesco. Qualcuno però, pur confermando la commemorazione, ha deciso di annullare i concerti.

Pisa

Il Comune di Pisa (Centro-destra) ha cancellato l’appuntamento alle Logge dei Banchi con la Società Filarmonica Pisana e inizialmente tagliato l’esecuzione del brano più caro alla destra, l’inno nazionale di Michele Novaro e Goffredo Mameli, che avrebbe aperto un concerto in cui erano previsti anche gli inni partigiani. Ma il maestro Paolo Carosi ha annunciato che, dopo una trattativa con Comune e Prefettura e un alleggerimento del programma, il concerto si farà.

Prato

Impazzano invece le polemiche a Prato, a causa di disposizioni ministeriali sempre valide per i lutti nazionali: alla parata militare del 25 Aprile sono consentite solo le arie "Onore ai caduti", "Silenzio" e "Piave". Niente "Bella Ciao", dunque.  E nella serata di ieri, martedì 24 aprile, è iniziato un tam tam di messaggi per invitare i pratesi a cantare comunque gli inni partigiani davanti alla parata.

Firenze

Nel capoluogo, la sindaca Sara Funaro assicura che tutti i 25 Aprile sono all'insegna della sobrietà e il concerto della Filarmonica Rossini sull’arengario di Palazzo Vecchio è regolarmente in programma alle 17.30. Mentre in piazza Santo Spirito Firenze Antifascista tiene duro: alle 21 punk rock e ska coi Fish Bones e i Malasuerte.

Il Grossetano

La grande polemica di queste ore arriva però dalla provincia di Grossetano, dove l’Anpi ha invitato tutti i sindaci alle celebrazioni, tranne quelli di Grosseto e Orbetello. E se Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che un anno fa non si era comunque presentato in piazza, assicura che festeggerà comunque, a Orbetello l’associazione partigiani accusa il sindaco Andrea Casamenti di ritorsione dopo che un dirigente del Comune ha chiamato il segretario provinciale di Anpi, Giulio Balocchi, per comunicare che la giunta ha negato il Parco delle Crociere per le celebrazioni.

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