Beko, c'è uno spiraglio per il futuro dei 299 lavoratori senesi
Il Comune interessato ad acquistare il capannone dello stabilimento per poi girarlo in affitto
Uno spiraglio di speranza dopo cinque mesi di lotta per i 299 lavoratori dello stabilimento Beko di Siena, che si oppongono allo stop della produzione annunciato dalla multinazionale turca per il 31 dicembre Train spa, partecipata del Comune di Siena, sarebbe pronta ad acquisire il capannone di viale Toselli, raccogliendo “le istanze provenienti dal territorio”.
Per l’acquisizione del capannone in viale Toselli potrebbero servire 6,5 milioni di euro, ai quali è necessario aggiungerne altri 4 per la bonifica dell’intera area.
L'immobile da dare in affitto
L’idea dell’amministrazione comunale è verificare, attraverso appunto Train spa, la disponibilità della proprietà a vendere l’immobile. Una volta appurato, il passaggio successivo sarebbe rilevarlo e bonificarlo per renderlo attrattivo a un nuovo investitore in termini di canone d’affitto.
Intanto continua la mobilitazione in favore delle 300 famiglie dei dipendenti Beko. Dopo la storia di Ida Maria Bozzi, pensionata di 80 anni di San Rocco a Pilli nel comune di Sovicille (Siena) che ha donato una parte dei suoi risparmi agli operai Beko in lotta per scongiurare la chiusura della fabbrica che tanto clamore mediatico ha suscitato, una delegazione di lavoratori è stata ospite della Conferenza Episcopale Toscana, da cui è arrivato un messaggio di solidarietà.
Lunedì nuovo incontro al Ministero
Tra cortei di protesta, incontri istituzionali e iniziative di vario genere “per tenere alta l’attenzione”, la nuova riunione del tavolo su Beko al ministero è prevista nella giornata di lunedì, durante l’incontro si dovrebbe entrare nel merito di un possibile accordo con il Comune di Seina sceso dunque definitivamente in campo.