Interviene il Codacons

Beppe Grillo e l'affaire "Villa Corallina": c'è un ricorso al Tar

Questione sollevata sulla proroga concessa per l'arenile privato

Beppe Grillo e l'affaire "Villa Corallina": c'è un ricorso al Tar
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Il Codacons presenta un ricorso al Tar sulla proroga concessa a Beppe Grillo per l'"arenile privato" davanti a Villa Corallina, secondo l'associazione: "Non è una casa privata ma viene affittata regolarmente per le vacanze".

Non c’è pace per Beppe Grillo e per la sua villa a Marina di Bibbona, il Codacons ha deciso di rivolgersi al Tar per l’affidamento diretto del Comune di una porzione di spiaggia.

Per l’associazione la delibera comunale che ha sancito la concessione demaniale a Grillo per “Villa Corallina”, avrebbe violato le direttive Ue in materia:"la decisione di procedere con un affidamento diretto della concessione senza una procedura selettiva contrasta col regolamento europeo" (la cosiddetta direttiva Bolkenstein).

Secondo il Codacons, inoltre, "dalle pagine dei siti internet si può evincere come l'immobile denominato "Villa Corallina" di proprietà del sig. Giuseppe Grillo (soggetto in favore del quale è stata rilasciata la concessione) costituente l'unica via di accesso all'arenile in questione, è destinato in via regolare e quasi esclusiva all'attività di locazione turistica ed alla stessa attività risulta essere destinato anche tale ultimo arenile".

Il Tar della Toscana dovrà ora vagliare il ricorso del Codacons e stabilire se la concessione demaniale sia legittima o meno.

La villa

La villa di Grillo a Marina di Bibbona originariamente era la Casina di mare dei marchesi Ginori, divenne una colonia estiva per ragazzi ma dal 2001 è diventata il buen retiro di Grillo.

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