La grande storia

Dalla Nuova Zelanda al Chianti, sulle orme dello zio soldato

Basil, caduto durante la liberazione della Toscana dai nazifascisti nel 1944

Dalla Nuova Zelanda al Chianti, sulle orme dello zio soldato

Questa è una storia che ha più di 80 anni, tanti quanti ne ha il ricordo in bianco e nero di una guerra mondiale, che dalle parti del Chianti fiorentino – nell’estste del 1944 – ha lasciato un segno indelebile di morte e distruzione. Tragico destino che ha raggiunto Basil, soldato neozelandese di 24 anni che, assieme alle altre forze allete, attraversava la Toscana spingendo il fronte tedesco sempre più Nord. Ma mentre la colonna della libertà avanzava, lui fermerà per sempre a San Martino a Cozzi, nel territorio di Barberino Tavarnelle. 81 anni dopo un 66enne, Brian Ansley Newport, originario di Motueka, Regione del sud della Nuova Zelanda, e’ arrivato dall’altra parte del mondo sulle tracce dello zio Basil, deceduto durante gli scontri con i nazisti nella campagna chiantigiana di San Donato in Poggio, in località Morocco.

Assieme dalla moglie Johanna e guidati dal Sindaco David Baroncelli, hanno raggiunto il casolare abbandonato dove, secondo le testimonianze, Basil è deceduto. Si è guardato attorno, visibilmente commosso, si è raccolto in un silenzio colmo di emozione. Brian, che fin da ragazzo nutriva il desiderio di sapere come e dove fosse avvenuto il drammatico epilogo dello zio, fratello gemello del padre, fucilato dalle truppe tedesche, aveva da tempo avviato un percorso teso alla ricostruzione della vicenda attraverso la raccolta di dati, immagini tratte dall’albo di famiglia, informazioni, documenti e articoli di stampa che approfondivano il tema della Liberazione in Toscana. E una molla più delle altre aveva fatto scattare in lui la volontà di sfidare le lunghe distanze e recarsi in Italia in cerca di notizie sul trentaduesimo Battaglione neozelandese di cui faceva parte lo zio: un post pubblicato dal primo cittadino chiantigisno sul suo profilo Facebook che invitava la cittadinanza a commemorare i fatti di Pratale con una passeggiata della memoria, organizzata dall’amministrazione comunale nell’ambito delle iniziative e delle attività finalizzate alla divulgazione e alla conoscenza dell’efferata strage del 23 luglio 1944 a causa della quale caddero dodici contadini sfollati nella campagna tavarnellina.

Un omaggio alla memoria dei soldati-eroi di famiglia, lo zio e il padre che, impegnato a combattere nel centro Italia, era riuscito a salvarsi e a tornare nel proprio paese di origine, e di tutti i soldati neozelandesi, partiti dall’altro capo del mondo per lottare contro il regime nazifascista e assicurare democrazia e uguaglianza di diritti alle terre martoriate dalla barbarie del secondo conflitto mondiale.

Il sindaco ha rimarcato che la Storia con la S maiuscola ha intrecciato il destino del Chianti in maniera permanente con quello della Nuova Zelanda, un’amicizia, una relazione di rispetto, democrazia, dignità che viene da lontano, dalla seconda guerra mondiale quando l’atto eroico delle truppe neozelandesi liberò il Chianti dall’oppressione nazifascista.

“Siamo colpiti dal calore delle persone e apprezziamo il mondo in cui il sindaco e la giunta comunale ci hanno accolti – ha aggiunto Brian Newport – non posso che esprimere, a nome di tutta la mia famiglia che ha sofferto molto a causa della perdita dello zio, un grazie di cuore all’intera comunità di Barberino Tavarnelle”.