Sull'Autostrada del sole

Divieto di sorpasso per i mezzi pesanti in A1, la rivolta dei trasportatori

Confartigiano parla di un provvedimento "penalizzante e inefficace"

Divieto di sorpasso per i mezzi pesanti in A1, la rivolta dei trasportatori

Dal 3 novembre è entrato in vigore il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti oltre 12 tonnellate, nel tratto toscano dell’A1 compreso tra Incisa-Reggello e Chiusi. Il provvedimento di Autostrade per l’Italia è stato emanato, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli enti locali e le prefetture dei territori interessati, a titolo sperimentale per misurare gli eventuali benefici in termini di sicurezza e fluidità della circolazione. Incolonnamenti e tempi di percorrenza allungati sono stati i primi risultati della sperimentazione che ha già provocato le prime reazioni di contrarietà. Dopo la Federazione Automobilisti Italiani, anche Confartigianato Trasporti Toscana ritiene che sia “un provvedimento penalizzante e inefficace, e chiede la sua sospensione immediata. E’ fondamentale subito fare chiarezza sul testo del provvedimento e sulle gravi conseguenze che ha sulla circolazione stradale”.
“È una misura sproporzionata e ingiustificata, nata sull’onda emotiva di tragici incidenti che comprendiamo nel dolore, ma che non possono diventare motivo per penalizzare indiscriminatamente un intero settore – dichiara Roberto Tegas, Presidente Regionale di Confartigianato Trasporti Toscana – Applicare un divieto generalizzato su 90 chilometri, senza distinguere i punti realmente critici, significa creare nuove situazioni di pericolo, con incolonnamenti di mezzi pesanti sulla sola corsia di destra, un aumento dei rischi di tamponamento e ulteriori difficoltà per i trasporti eccezionali o i veicoli esteri dotati di limitatori di velocità più restrittivi.” Prosegue Tegas, “A ciò si aggiunge un preavviso comunicativo del tutto insufficiente, che non ha consentito alle imprese di riorganizzare turni di lavoro e consegne, e soprattutto l’assenza di un confronto preventivo con le associazioni di categoria. La sicurezza stradale è una priorità per tutti, ma si tutela con analisi, proporzionalità e condivisione, non con divieti imposti dall’alto.”
Confartigianato Trasporti Toscana chiede quindi la sospensione immediata del provvedimento e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Società Autostrade e le rappresentanze della categoria, per individuare soluzioni mirate e realmente efficaci.
“Siamo pronti a collaborare – conclude Tegas – per definire interventi selettivi su tratti e fasce orarie realmente critiche, anche con l’utilizzo di sistemi dinamici di gestione del traffico e indicatori trasparenti per monitorare gli effetti delle misure. La sicurezza si costruisce con i dati e con il dialogo, non con provvedimenti generalizzati e comunicati all’ultimo momento”.
Firenze, 7 novembre.