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Due Premi Nobel al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2025

Abhijit Banerjee e Michael Spence protagonisti a Firenze

Due Premi Nobel al Festival Nazionale dell’Economia Civile 2025

Saranno due Premi Nobel per l’Economia, Abhijit Banerjee e Michael Spence, tra i grandi protagonisti della settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 2 al 5 ottobre 2025.

L’economista indiano-americano Abhijit Banerjee, insignito del Nobel nel 2019 insieme a Esther Duflo e Michael Kremer per il suo approccio sperimentale nella lotta alla povertà globale, interverrà sabato 4 ottobre alle ore 11:30.

Professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT), Banerjee è co-fondatore del J-PAL (Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab) e autore di pubblicazioni che hanno influenzato le politiche di sviluppo a livello internazionale. Al Festival terrà una lectio dal titolo “Ripensare la lotta alla povertà: evidenze, impatti e nuovi orizzonti”, in cui affronterà il ruolo dell’evidenza scientifica nel disegnare politiche pubbliche più eque, efficaci e orientate al benessere delle comunità.

Michael Spence, Nobel per l’Economia nel 2001 per il suo contributo allo studio dei mercati con informazione asimmetrica, è professore emerito alla Stanford University e Senior Fellow presso l’Istituto Hoover. La sua carriera è stata dedicata all’intersezione tra tecnologia, globalizzazione e dinamiche di crescita economica nei Paesi emergenti. Spence sarà ospite del Festival domenica 5 ottobre alle ore 15:00, con un intervento dal titolo “Le transizioni dell’economia globale: crescita inclusiva e sfide digitali”, in cui analizzerà le trasformazioni strutturali dei mercati e il ruolo delle istituzioni nel promuovere un’economia che non lasci indietro nessuno.

La partecipazione di Banerjee e Spence al Festival Nazionale dell’Economia Civile è un importante riconoscimento alle tematiche e all’approccio dell’economia civile nel dibattito economico globale. Le loro riflessioni, che si inseriscono nel filone di sviluppo equo e solidale e della centralità della persona, ripensano i modelli di sviluppo economico, unendo rigore scientifico, attenzione all’impatto sociale e visione di lungo periodo.

In un momento storico segnato da disuguaglianze crescenti, crisi ambientali e instabilità geopolitiche, la prospettiva dell’economia civile si propone come un ponte tra etica ed economia, capace di orientare scelte politiche, imprenditoriali e istituzionali verso una giustizia economica che non sia solo italiana, ma universale. Il Festival vuole essere un luogo in cui queste visioni si incontrano, si confrontano e ispirano nuove pratiche per costruire un futuro più equo, più civile.