Firenze, gli anziani contro la solitudine estiva: "lezioni" su Caravaggio, prove di teatro e musica
L'esperienza delle donne iscritte al centro estivo per la terza età organizzato da Nomos con Unicoop Firenze e Quartiere 4: "In città chiudono tanti punti d'incontro, qui siamo meno sole"

Studiano Caravaggio, dipingono loro stesse e realizzano piccole sculture, imparano la tecnica degli origami, seguono lezioni di musicoterapia e laboratori sulle emozioni con giochi teatrali, fanno esercizi di risveglio muscolare.
Ad agosto si eserciteranno in scrittura creativa e faranno incontri di arteterapia. Così combattono la solitudine le donne, tra i 70 e i 90 anni, che partecipano ai centri estivi per la terza età organizzati dalla cooperativa sociale Nomos con Unicoop Firenze e Quartiere 4 del Comune di Firenze.
"D'estate molti circoli chiudono, molti cinema anche. Noi signore di una certa età rimaniamo tagliate fuori: non camminando bene non possiamo fare trekking o escursioni e allora ci rimangono solo la casa e la televisione - racconta una di loro -
Quando ho visto il poster di questa iniziativa ho detto: proviamo. E ci ho proprio azzeccato: non solo facciamo un po' di ginnastica dolce (che tanto da sole non facciamo mai), ma ci divertiamo! Spaziamo dalla storia dell'arte alle creazioni con il das, dipingiamo capolavori a modo nostro, studiamo musica e teatro, insomma passiamo il tempo con nuove amiche e siamo meno sole".
Avviati il 1 luglio i centri estivi andranno avanti fino al 31 agosto, il lunedì e il mercoledì (dalle 9 alle 12.30) nello Spazio Soci Coop della Coop di Ponte a Greve (viuzzo delle Case Nuove 9 int. 10).
Qui gli anziani fiorentini (per ora si sono iscritte però solo donne) fragili, ma autosufficienti o parzialmente autosufficienti, possono accedere liberamente a uno spazio protetto, stimolante e accogliente, per trascorrere i mesi estivi in serenità e in compagnia partecipando ad attività creative, ludiche, educative.
"Abbiamo notato che c'è una richiesta da parte della popolazione più anziana di momenti di incontro e socialità e attività laboratoriali, soprattutto nei mesi estivi, dove c'è più rischio di soffrire di solitudine", spiega Claudia Gatteschi psicologa di Nomos.
“Così abbiamo organizzato questa serie di incontri per anziani autosufficienti, guidati da un'educatrice. Le attività non sono state pianificate prima a tavolino, ma dopo aver ascoltato gli interessi e le esigenze delle partecipanti".
E' emerso il comune interesse per la storia dell'arte, e il tema è diventato il filo conduttore dei centri estivi.