Il Festival di Sanremo potrebbe tornare a Viareggio
La nuova versione del concorso canoro si terrebbe dal 2027

Detta così suona inverosimile, e invece l'ipotesi non è così remota: il Festival della canzone italiana potrebbe tornare presto a Viareggio, esattamente dove nacque nel 1948 e 1949.
Fino ad oggi semplice suggestione ora è una possibilità; che i rapporti tra la Rai e il Comune di Sanremo siano tesi da tempo è cosa ormai risaputa. A rivelare il clamoroso strappo, dato per imminente, tra viale Mazzini e la città dei Fiori è stato quotidiano Il Messaggero di Roma: citando fonti riservate dichiara che dal 2027 la Tv di Stato è pronta a portare il Festival in una versione itinerante.
Le altre opzioni: costa adriatica e amalfitana
Le opzioni, oltre a Viareggio, sono Rimini e la costa adriatica, e Sorrento e la costiera amalfitana. La Romagna potrebbe essere favorita, per la grande capacità di investimento e le strutture di rilievo; d'altro canto Sorrento e la costa campana sono un richiamo irresistibile, per la grandissima tradizione musicale, ma anche per il salto di Napoli dal punto di vista della visibilità turistica e mediatica. Tuttavia Viareggio e la Versilia restano nomi di richiamo assoluto. E poi c’è il peso della storia.
Si cerca un “luogo iconico, affacciato sul mare, ma con strutture moderne, accessibilità logistica e disponibilità a collaborare senza riserve.” A confermare che vi sono effettivamente contatti in corso con la Rai è stato il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro.
Trattativa aperta con ostacoli
Trattativa aperta, dunque, non senza ostacoli però, a partire dal quando e dal dove.
I dubbi sul quando: la rassegna si tiene da sempre a febbraio, che coincide con il periodo caldissimo del Carnevale; sostenere due eventi del genere contemporaneamente diventerebbe difficile. Proprio la concomitanza con i corsi mascherati fu una delle ragioni che nel secondo dopoguerra portò alla scelta dolorosa di rinunciare al Festival.
Altro nodo da sciogliere il dove : a Viareggio non esiste per ora un teatro che sia all’altezza dell’Ariston di Sanremo (che conta 2mila posti a sedere). Ci sarebbe il palazzetto dello sport, con 1700 posti, e prossimo ad una ristrutturazione. Ma l’acustica sarebbe da rivedere .
Resta da capire se quella della Rai sia una mossa studiata per mettere alle strette il Comune di Sanremo – dove si svolgerà l’edizione 2026 – A metà luglio forse si saprà qualcosa di più. Entro poche settimane è atteso infatti il parere della Commissione comunale ligure sull’offerta triennale presentata da Viale Mazzini sul destino dei Festival fino al 2028. Solo allora saranno sciolti i dubbi su un matrimonio artistico che dura ormai da 75 anni