57mila sotto la soglia

Povertà, in Toscana una famiglia su sei non riesce a pagare il riscaldamento

Lieve diminuzione dei nuclei in difficoltà

Povertà, in Toscana  una famiglia su sei non riesce a pagare il riscaldamento
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Una famiglia su sei, in Toscana, non riesce a fronteggiare le spese per riscaldare la propria abitazione. È uno dei dati più allarmanti del nuovo rapporto sulla povertà presentato dall’Osservatorio sociale regionale, che include dati Irpet. Complessivamente, sono 57 mila le famiglie che vivono sotto la soglia di povertà assoluta, di cui 19mila quelle con figli.
C’è però una buona notizia, ovvero che rispetto al rapporto dell’anno scorso le famiglie in povertà assoluta sono diminuite dello 0,4 per cento, mentre sono diminuite dell’1,8 per cento rispetto al 2019.
Inoltre, la percentuale di toscani che nel 2024 considera la propria famiglia povera o molto povera è pari all’11 per cento, mentre era del 16 per cento nel 2023.
Percentuali significative, tuttavia la povertà attanaglia ancora tantissime famiglie, soprattutto quelle con i figli per cui i disagi sociali ed economici sono amplificati. Secondo la ricerca, il 15 per cento delle famiglie non riuscirebbe a mangiare carne o pesce, mentre il 12 per cento non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 800 euro; oltre la metà delle famiglie (il 52 per cento), non riesce a far fronte a una spesa imprevista di 5 mila euro e poco più di un quarto (il 28 per cento) nemmeno di 2 mila euro.
Il 15 per cento non riesce a comprare giocattoli o abiti per i figli; il 31 per cento non riesce a coprire le spese per la salute; il 18 per cento non riesce a pagarsi i mezzi di trasporto. Le cose potrebbero addirittura peggiorare, soprattutto all’indomani dell’abolizione del reddito di cittadinanza, non più in vigore da gennaio 2024, sostituito dall’assegno di inclusione.
Secondo dati aggiornati, il passaggio fra queste due misure riduce in Toscana la fetta dei nuclei familiari beneficiari degli aiuti. Quelli a cui spetterebbe l’assegno di inclusione sono 14.806, con una diminuzione del 51,4 per cento rispetto a quanti ricevevano il reddito di cittadinanza.
Un altro indicatore di povertà è la quota di famiglie con Isee sotto i 6 mila euro, pari al 6,4 per centoQuesta percentuale è più elevata nel nord ovest della Toscana, soprattutto Apuane, Piana di Lucca e Val di Nievole.
Sul fronte degli aiuti alimentari, il rapporto evidenzia come negli empori della solidarietà, nel 2024, siano state distribuite 824 tonnellate di generi alimentari per un valore intorno ai 2,1 milioni, rispondendo ai bisogni di 6 mila famiglie, oltre 8 mila quelle distribuite nel 2023 dal banco alimentare.
"Questo rapporto — ha sottolineato l’assessora regionale al sociale Serena Spinelli — evidenzia alcuni elementi di criticità significativi: vediamo, per esempio, che le famiglie più in difficoltà sono quelle con minori, ed è un dato preoccupante perché i bambini dovrebbero rappresentare uno sguardo verso il futuro e non essere un indice di impoverimento. Notiamo inoltre che il lavoro, anche quando c’è, non garantisce l’uscita dall’area della vulnerabilità, perché è spesso povero, precario".
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