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Saverio Cannistrà è il nuovo arcivescovo di Pisa: il ritorno a casa di un “figlio spirituale”

Originario della Calabria, Cannistrà ha vissuto a Pisa anni decisivi della sua formazione

Saverio Cannistrà è il nuovo arcivescovo di Pisa: il ritorno a casa di un “figlio spirituale”
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Saverio Cannistrà è il nuovo arcivescovo di Pisa. Il suo insediamento ufficiale, celebrato domenica 11 maggio 2025 nella suggestiva cornice della Piazza dei Miracoli, ha segnato il ritorno in città di un pastore profondamente legato a questo territorio. Una figura che la comunità pisana considera da sempre "di casa".

"Benvenuto padre Saverio, vescovo metropolita di Pisa - dice il sindaco Michele Conti -  Sono certo che avvieremo una proficua collaborazione per il bene comune della nostra città, con il linguaggio della pace e della solidarietà".

Ecco chi è il nuovo vescovo

Originario della Calabria, Cannistrà ha vissuto a Pisa anni decisivi della sua formazione umana e spirituale. Dopo la laurea in filologia romanza alla Scuola Normale Superiore, è entrato nel convento dei Carmelitani Scalzi di San Torpè, avviando un cammino vocazionale culminato con l’ordinazione sacerdotale ricevuta il 24 ottobre 1992 dall’arcivescovo Alessandro Plotti.

Da allora, la sua vita è stata divisa tra lo studio, l'insegnamento e l’impegno pastorale in Italia e all’estero, anche come Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, uno dei ruoli più alti nella sua congregazione.

Foto dalla pagine Facebook del sindaco Michele Conti

Il suo ritorno a Pisa  è stato accolto con entusiasmo e partecipazione da fedeli, istituzioni e autorità.

Nel suo saluto, il prefetto di Pisa, Maria Luisa D'Alessandro, ha parlato di "un abbraccio familiare", ricordando come Mons. Cannistrà conosca a fondo la città, la sua gente, le sue fragilità e speranze. Un dettaglio che rende questo incarico non solo un ritorno simbolico, ma anche la continuazione di un legame vivo e autentico.

L’arcidiocesi entra così in una nuova fase, dopo i diciassette anni di ministero di Mons. Giovanni Paolo Benotto, cui è stato tributato un sentito ringraziamento per la guida offerta con dedizione e intelligenza spirituale.

Nel suo discorso, il prefetto ha voluto anche legare l’insediamento del nuovo vescovo al significato simbolico della Piazza dei Miracoli: "luogo che racconta, attraverso i suoi monumenti, le fasi della vita umana".

Una piazza che Cannistrà conosce bene e che ora torna ad attraversare come pastore, tra il Battistero che annuncia la nascita, la Cattedrale che invita al perdono, e quella Torre Pendente che – pur imperfetta – guarda tenacemente al cielo: immagine potente, come ha sottolineato il rappresentante del Governo, di un’umanità fragile ma capace di elevarsi.

Il cammino di Mons. Cannistrà alla guida della Chiesa pisana inizia in un tempo segnato da grandi cambiamenti per la società e per la Chiesa stessa, appena entrata in una nuova stagione con il pontificato di Papa Leone XIV.

Sarà un percorso che coniugherà radici e novità, tradizione e rinnovamento, accompagnato da una comunità che, come ha detto il prefetto, "gli sarà accanto".

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