Strage nazista, risarcimento 81 anni dopo l'eccidio di Bergiola Foscalina
4 milioni dalla Germania agli eredi

4 milioni di euro. Questa la cifra stabilita dal Tribunale di Genova nella sentenza di condanna al Germania per il risarcimento dei nove eredi delle vittime di una delle più terribili stragi della Seconda Guerra mondiale in Italian: quella di Bergiola Foscalina, in Lunigiana. Era il 16 Settembre 1944 quando questo piccolo paese conobbe la ferocia della rappresaglia nazifascista. Reparti delle SS e delle Brigate Nere, radunarono gli abitanti e li trucidarono sotto i colpidi mitragliatore, mentre le abitazioni furono devastate e date alle fiamme. Il pretesto fu l’omicidio di un soldato tedesco avvenuto poco distante.
A nulla servì il tetativo di offrire la sua vita in cambio del rilascio dei civili da parte del locale maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, anch'egli ucciso. La stessa sorte venne riservata ad altri compaesani, alcuni dei quali feriti vennero rinchiusi nella loro case e bruciati vivi. I partigiani, appresa la notizia, accorsero ma era troppo tardi: 72 vittime, di cui 43 donne, 14 bambini e 15 adolescenti tra i quali anche la moglie e i figli del maresciallo eroe.
A più di 80anni da terribili fatti, gli eredi delle vittime hanno ora un titolo di credito per pretendere le somme dal Ministero dell'Economia italiano, detentore dei fondi stanziati dalla Germania.