il dibattito

Turismo, il 48% dei fiorentini dice sì allo stop ai “buttadentro” fuori dai locali

L’indagine online di MetaFirenze: quasi un cittadino su due favorevole al divieto totale, il 38% apre agli “inviti discreti, non insistenti”

Turismo, il 48% dei fiorentini dice sì allo stop ai “buttadentro” fuori dai locali

A Lucca ne hanno fatto una realtà, con un’ordinanza contro i cosiddetti “buttadentro” cioè quei soggetti che fermano i passanti per indurli a entrare in bar e ristoranti.

Per chi sgarra sono previste sanzioni e, per i recidivi, la decadenza della concessione di suolo pubblico e la sospensione fino a tre giorni dell’attività. Ma questo succede a Lucca, città non immune al turismo di massa.

Ne sa qualcosa anche Firenze dove da tempo ormai l’Amministrazione è alle prese con misure per mettere un freno al turismo mordi e fuggi e promuovere un turismo di qualità. Ma anche nel capoluogo di regione il fenomeno dei “buttadentro” è sempre più in espansione.

Secondo un’indagine online lanciata da MetaFirenze il 48% dei fiorentini si è dichiarato favorevole allo stop totale “per poter passeggiare senza essere fermati a ogni angolo”.

I risultati

La domanda posta ai fiorentini era:

“Siete d’accordo con un divieto ai ‘buttadentro’ nei locali del centro di Firenze?”.

In poche ore sono arrivate 231 risposte.

Chiaro il risultato. Come detto, il 48% delle persone che hanno votato si sono dichiarate favorevoli allo stop totale “per poter passeggiare senza essere fermati a ogni angolo”.

Il 38% vuole distinguere tra inviti discreti e insistenza fastidiosa. Il 13% di chi ha risposto è indifferente al fenomeno. L’1% si è detto contrario al divieto, a difesa di chi lavora nel settore.

E chissà se anche  a Firenze si farà come nella città alberata dove sono già scattate le prime sanzioni economiche da 173 a 694 euro, fino alla sospensione o revoca delle concessioni di suolo pubblico per i recidivi.

I risultati dell’indagine di MetaFirenze sembrano confermare un sentimento diffuso: il centro storico deve essere vivibile e decoroso, le pressioni commerciali non dovrebbero essere troppo invasive. Anche se quasi il 40% dei votanti chiede buon senso, accettando forme di promozione cortese e non insistente.