Alluvione 2023 in Toscana, 15 gli indagati: tra di loro anche l'ex sindaco di Prato e il sindaco di Montemurlo
Agli indagati è contestata la mancata adozione di misure di sicurezza, nonostante fossero a conoscenza del rischio idrogeologico

Omicidio colposo e disastro colposo. Pesanti le ipotesi di reato emerse al termine delle indagini della Procura di Prato riguardo alle alluvioni del 2 e 3 novembre 2023 nel territorio pratese, nelle quali persero la vita due persone: Alfio Ciolini, 85 anni, a Montemurlo, e Antonio Tumolo, 84 anni, a Prato. Gli indagati in totale sono 15 tra sindaci, vicesindaci e assessori dei Comuni di Prato e Montemurlo, ma anche dirigenti tecnici e di responsabili della protezione civile di entrambi i Comuni, di figure apicali del Genio civile della Regione Toscana, dei direttori pro tempore al IV Tronco di Autostrade per l'Italia e anche alcuni appartenenti al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per falso ideologico in atto pubblico.

Gli indagati
Tra di essi ci sono Matteo Biffoni, ex sindaco di Prato, e il tutt'ora vicesindaco Simone Faggi, l'assessore all'urbanistica Valerio Barberis, il responsabile della protezione civile Sergio Brachi, la dirigente del servizio urbanistico Pamela Bracciotti; Simone Calamai, sindaco di Montemurlo nonché presidente della provincia di Prato, la responsabile della protezione civile comunale Sara Tintori, l'assessore con delega alla protezione civile Valentina Vespi, la specialista tecnica Alessandra Casali e altri dirigenti comunali. Indagato poi anche Fabio Martelli, responsabile del Genio civile Valdarno centrale e due dipendenti di Autostrade per il cedimento del manto autostradale all'altezza del casello di Prato Est sulla A11. In generale agli indagati è contestata la mancata adozione di misure di sicurezza, nonostante fossero a conoscenza del rischio idrogeologico del territorio.
Ai membri del Consorzio di Bonifica 3 del Medio Valdarno è stato contestato il reato di falso ideologico perché fecero un lavoro di "somma urgenza disposto all'indomani" delle alluvioni che avevano colpito il paese di Bagnolo di Sotto, nel comune di Montemurlo, dove il torrente Bagnolo esondò con violenza nell'abitato.

Due morti e un "miracolo"
Nella nota del procuratore Luca Tescaroli si ripercorrono le morti di Alfio Ciolini, 85 anni, il quale per l'esondazione del torrente Bagnolo a Montemurlo annegò in mezzo metro d'acqua in casa. L'anziano viveva da solo e aveva problemi di deambulazione, cadde nella concitazione di quei momenti. A Prato la vittima fu Antonio Tumolo, 84 anni, travolto dalla piena del torrente Bardena nel quartiere di Villa Fiorita: il cadavere fu ritrovato cinque giorni dopo in un vivaio a Iolo, un altro quartiere dove lo aveva trascinato la corrente.
Riportate inoltre le vicende di un cinese di 52 anni, "in serio pericolo di vita" e "miracolosamente scampato alla morte", e quella di un italiano salvato dal coraggio di un uomo dell'Honduras che, rischiando a sua volta la vita, attraversava le acque delle esondazioni legandosi una corda intorno al corpo per andare a recuperare l'altro, in grande difficoltà per la corrente.