Maltempo in Toscana

Alluvione a Portoferraio, il sindaco: "Le pompe idrovore non hanno funzionato"

Giani dichiara subito lo stato d'emergenza

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Una trentina di persone tratte in salvo dalle auto rimaste sott'acqua e dalle case allagate, 65 millimetri di pioggia caduti in circa un'ora: quella di giovedì 13 febbraio è stata una giornata terribile per l’Isola d’Elba colpita da un improvviso e violento nubifragio.
Un "temporale autorigenerante" che si è abbattuto in particolar modo su Portoferraio, ma anche su altri comuni isolani come Rio e Marciana Marina. A seguito del nubifragio che ha colpito Portoferraio (Livorno) e altri comuni dell'Isola d'Elba, "verrà a breve emanata un'ordinanza con la dichiarazione di emergenza e calamità naturale regionale e richiesta al governo di analogo provvedimento a livello nazionale per l'Isola d'Elba". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. 
"Segnatamente - aggiunge in una nota - riguardo il comune di Portoferraio e tutti gli altri comuni nei quali verificheremo l'esistenza dei presupposti per estendere immediatamente le misure emergenziali".
Così, dopo una notte di fango e lavoro a Portoferraio, il capoluogo elbano fa i conti con i danni post alluvione. Commercianti e residenti impegnati a spalare il metro e mezzo di acqua e detriti che in poche ore hanno invaso case e negozi. Con l'ultimo traghetto disponibile, quello delle 22.30 da Piombino, sono arrivate altre unità di vigili del fuoco e volontari per dare una mano, alle prime luci dell'alba le strade sono ancora ingombre dalle auto portate dalla piena. È presto per una conta dei danni ma, soprattutto nella principale strada di accesso alla città, si parla di decine di migliaia di euro.
"È stato un disastro - spiega la proprietaria di un centro massaggi - ho tutto il negozio pieno di fango, l'attrezzatura completamente da buttare, in due ore ho perso tutto». «Le pompe idrovore non hanno funzionato". Il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, individua così la causa dell'allagamento al Carburo, il quartiere che ha registrato i maggiori danni dal nubifragio che si è abbattuto la notte di giovedì. "Il sistema di pompe non è entrato in funzione - spiega - quando ce ne siamo accorti abbiamo chiamato la ditta che fa l'assistenza ma ormai era troppo tardi".

Cosa è successo all'Elba

Le immagini arrivate dall'isola, auto sott'acqua e strade trasformate in fiumi, hanno fatto il giro d'Italia: per fortuna non ci sono state vittime e i soccorsi sono stati immediati.  
I vigili del fuoco hanno riferito di tre salvataggi "in extremis" di persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni, una decina di persone evacuate da una pizzeria, nove bambine e tre insegnanti tratti in salvo da una scuola di danza, 28 automobilisti  bloccati nelle loro auto.
"Il sistema di protezione civile della Toscana e i vigili del fuoco sono al lavoro per assistere la popolazione colpita dal nubifragio, 65 millimetri di pioggia sono caduti in poco più di un'ora", ha riassunto  il presidente della Regione Toscana Giani.

Nubifragio anche in Maremma

Nella notte tra giovedì e venerdì (13 e 14 febbraio) il forte maltempo si è spostato sulla bassa Maremma Grossetana. Tra strade allagate e frane c'è stato anche il salvataggio di una giovane donna bloccata nella propria vettura a causa della strada allagata in località La Parrina, nel comune di Orbetello, oltre ad interventi relativi ad allagamenti di locali e scantinati e alberi resi pericolanti a causa del maltempo.
Nubifragio nel territorio di Manciano (Grosseto) dove sono piovuti in circa mezz'ora caduti quasi 40mm di pioggia ad una velocità tale che fossette e campi, già stracolmi dal giorno prima, sono esondati alluvionando le strade.
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