Dal tribunale di Siena

Amiata, frode fiscale nella pelletteria: imprenditore sospeso per un anno

Il provvedimento arriva dopo il sequestro preventivo di oltre 1,1 milioni di euro che era stato disposto nel mese di settembre

Amiata, frode fiscale nella pelletteria: imprenditore sospeso per un anno

Nuovo capitolo nell’inchiesta sulla frode fiscale che ha coinvolto una società dell’Amiata operante nel settore della pelletteria. Interdizione dall’esercizio di attività d’impresa per un anno per il legale rappresentante della società di recente destinataria di un sequestro preventivo da 1,2 milioni di euro per reati tributari. La misura è stata decisa dal gip del tribunale di Siena dopo l’interrogatorio dell’indagato.

La genesi dell’indagine

L’indagine parte da un’analisi di rischio condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria su alcune ditte individuali gestite da imprenditori di origine cinese, caratterizzate da indicatori di anomalia tipici delle cosiddette imprese “apri e chiudi”. La successiva verifica fiscale nei confronti della società cliente — la pelletteria — ha fatto emergere elementi a carico del suo legale rappresentante, accusato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di oltre due milioni e seicentomila euro.

Nei guai quattro imprenditori orientali

In particolare, le fatture sarebbero state emesse da quattro imprenditori cinesi, anch’essi denunciati per il reato di emissione di documenti fiscali falsi. Già a settembre era stato disposto un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di 1.184.183,16 euro nei confronti dell’indagato, per il quale il pubblico ministero aveva chiesto anche la misura cautelare personale interdittiva ora accolta dal giudice.