troppi i dubbi

Autopsia in vista sulla morte di Celeste Pin. L’ex moglie chiede nuove indagini

Tra lunedì e martedì l’esame autoptico sul corpo dell’ex capitano viola. L’ex moglie non crede al suicidio e chiede accertamenti più approfonditi

Autopsia in vista sulla morte di Celeste Pin. L’ex moglie chiede nuove indagini
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Potrebbe arrivare tra lunedì e martedì l’autopsia sul corpo di Celeste Pin, l’ex difensore della Fiorentina trovato morto nella sua abitazione a Firenze martedì scorso. Sarà un passaggio decisivo per chiarire le cause del decesso e fare luce su una vicenda che, a quasi una settimana di distanza, solleva ancora molti interrogativi.

La procura aveva inizialmente disposto il rilascio della salma, ma tutto si è fermato dopo la denuncia presentata dall’ex moglie del calciatore, Elena Fabbri.

Una denuncia con cui la donna chiede che le indagini non vengano archiviate, perché non convinta dell’ipotesi del suicidio. Secondo la sua versione, Pin non avrebbe mostrato segnali compatibili con un gesto estremo: aveva progetti, lavorava, e proprio quella mattina si sarebbero scambiati alcuni messaggi.

Per questo motivo, Fabbri ha chiesto che venga disposto il sequestro del cellulare e dell’abitazione, e che l’autopsia preveda esami tossicologici approfonditi. Il fascicolo in procura, per ora, resta a carico di ignoti, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Ma nessuno, al momento, risulta indagato.

Celeste Pin aveva 64 anni. Era stato il capitano viola negli anni Ottanta, prima di intraprendere una carriera da dirigente sportivo, opinionista radiofonico e imprenditore nel settore immobiliare. Nonostante la lunga convivenza con la depressione, chi lo conosceva lo descriveva come una persona energica, sorridente, ancora molto legata alla Fiorentina e alla città.

Le indagini, ora, potrebbero estendersi anche sul fronte finanziario. Al momento non risulta un testamento, ma nelle scorse ore gli investigatori hanno già ascoltato familiari, amici e conoscenti. L’autopsia, salvo sorprese, dovrebbe fornire le prime risposte.