Bottino di oltre 370mila euro

Banda dei Rolex in Versilia, 13 arresti

Il gruppo era specializzato in furti di beni di lusso

Banda dei Rolex in Versilia, 13 arresti
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Sgominata banda specializzata in furti e rapine di orologi di lusso a carattere transnazionale, operativa a Forte dei Marmi in Versilia (Lucca) ma anche all'estero, in particolare a Ibiza, in Francia a Nizza, Cannes e Saint Tropez e a Monaco in Germania.

L'operazione è stata messa a segno dalla squadra mobile di Lucca e dal commissariato di Forte dei Marmi, sotto il coordinamento del Sco, con un'inchiesta condotta dalla procura della città toscana e che ha portato a 13 misure cautelari di cui 9 agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e 4 dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il gruppo di rapinatori in trasferta sarebbe stato composto da 22 persone di origine campana: quelli non raggiunti dalla misura cautelare, per le posizioni marginali, sono stati denunciati a piede libero.

I rapinatori trasfertisti hanno messo a segno una serie di colpi per un valore complessivo di 374mila euro.

Dalle indagini è emerso il loro modus operandi: insieme ad alcuni complici che li seguivano in auto, percorrevano in motocicletta le strade più trafficate della località turistica a caccia della loro vittima. Una volta individuata, attendevano il momento giusto, come ad esempio che scendesse dall'autovettura o uscisse dal locale in cui era stata notata, e, dopo averla aggredita, le strappavano l'orologio. Il gruppo ha spesso impiegato metodi violenti nei confronti delle vittime, alcune delle quali anziane.

Ogni componente aveva un ruolo ben definito: dagli esecutori materiali delle rapine a chi si occupava di spostare gli scooter utilizzati per compiere il crimine, per eludere eventuali controlli, provvedendo a portarli anche all'estero.

Due degli indagati, al vertice dell'associazione a delinquere, con funzione di organizzatori, nonostante fossero detenuti ad Ibiza, ove sono stati tratti in arresto per rapine di Rolex, avevano continuato ad avere contatti con i sodali in Italia, fornendo indicazioni operative, scegliendo i componenti della banda, le località ove colpire, provvedendo a reperire i mezzi di trasporto e a finanziare il costo dei viaggi.

Tra i componenti anche chi si occupava di trovare la“base logistica” dove soggiornare per le “trasferte del crimine”; è emersa una rete di conoscenze e di fiancheggiatori che hanno aiutato i rapinatori a trovare case in affitto, auto, documenti e targhe.

La banda riusciva ad avere una struttura dinamica tale da permettere di cambiare e individuare le località dove prevedevano il maggior numero di potenziali vittime, come partite di calcio di grande richiamo internazionale.

Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di delitti contro il patrimonio e, in particolare, di rapine e furti di orologi di lusso.